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Ancora senza ingegneri

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Sitratta di tre ingegneri medici (gli unici) in servizio ai quali il contratto è scaduto il 31 dicembre e, nonostante le richieste della dirigenza, attendono ancora di essere richiamati. Questo significa che se si guasta un apparecchio, da un pacemaker a una tac, non c'è nessuno in grado di ripararlo. Una situazione al collasso. Al punto tale che il direttore generale, Enrico Bollero, ha firmato un altro sollecito per l'immediato reinserimento dei tre ingegneri. «Il perdurare del mancato reintegro delle unità cessate - si legge nella missiva del direttore generale - rende oggi impossibile garantire l'attività di gestione prevista nella programmazione sanitaria regionale a garanzia dei livelli essenziali di assistenza». Delle vicenda si era occupato anche Duccio Prosperi della Confsal Cisapuni che torna a ribadire come da un allarme funzionale si sia passati oggi a un allarme assistenziale. Nel Policlinico di Tor Vergata ci sono 8mila apparecchiature elettromedicali e, di fatto, nessuno che si occupi della manutenzione soprattutto in emergenza.

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