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Parcheggi in cambio di nuovi alloggi

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Riqualificazione dei complessi Magna Grecia, Chiana e Antonelli

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Edecine di migliaia di auto in sosta, se ne stimano addirittura centinaia, ogni giorno a invadere carreggiate e bloccare il traffico. Basterebbero questi due dati a far sgomberare ogni polemica sul rilancio di quel Piano Urbano Parcheggi che, nella Capitale, significa non solo meno traffico ma riconsegnare vita e dignità a interi quartieri. Per questo, e con questo, la delibera numero 129 all'esame dell'Assemblea capitolina rappresenta un punto di svolta, per almeno due diversi, fondamentali motivi. Il primo, riqualificare i tre complessi immobiliari destinati a mercato rionale, parcheggio e locali commerciali di via Chiana, via Antonelli e via Magna Grecia. Il secondo, dotare il Campidoglio di circa duecento alloggi popolari grazie a una permuta immobiliare che vale, a questo punto, milioni di euro. L'innovativa proposta, recepita dall'amministrazione in un'apposita delibera, è della Cam srl, società privata già concessionaria del Comune di Roma, che si occupa tra l'altro dei parcheggi interrati di via Como (tra l'università La Sapienza e piazza Bologna) e di via Giulia. La novità è contenuta tutta nelle ultime righe della proposta di delibera che prevede appunto, la «valorizzazione dei tre compendi immobiliari, anche attraverso varianti della destinazione urbanistica e progetti di valorizzazione; perseguendo tale obiettivo, in considerazione della carenza di risorse finanziarie nella disponibilità di Roma Capitale - si legge nella delibera - mediante operazioni di tipo permutativo che abbiano a oggetto l'acquisizione di alloggi destinati all'housing sociale e relative pertinenze». In altre parole, sia la società, in questo caso la Cam, sia il Campidoglio rinuncerebbero a una parte di guadagno in virtù di opere e infrastrutture utili alla cittadinanza, in termini di parcheggi, nuovi mercati rionali e alloggi da destinare a chi da anni attende una casa. La delibera andrà al voto probabilmente a fine mese, dopo la lunga (e complessa) sessione di bilancio. Il segnale da dare, a prescindere, dalla novità comunque importante dell'emergenza abitativa, è quello di rimettere in moto un settore, come quello dei parcheggi da troppo tempo al centro di polemiche spesso strumentali. I comitati contrari al Piano Urbano Parcheggi del Campidoglio, che pure ha superato il decennio, spuntano a vista d'occhio. A volte riescono a bloccare opere pure strategiche, come il pup di via Enrico Fermi, dove trovare un posto auto è più difficile di un terno al lotto. La domanda su dove fossero questi comitati nella precedente amministrazione guidata da Walter Veltroni e nella quale il Piano Urbano Parcheggi ha vissuto il suo momento d'oro, resterà forse senza risposta. Il dubbio è che la buona fede di qualche residente sia stata carpita per prendere tempo e bocciare, nella logica dei no, progetti utili all'ammodernamento della capitale. Intanto ci sono imprese ferme e dunque famiglie in bilico e servizi da offrire ai cittadini che non richiedono spese da parte dell'Amministrazione. Occorrerebbe forse più fermezza da parte del Campidoglio da una parte e maggiore flessibilità dall'altra. Le proteste per il pup di piazza Crati ad esempio, si sono sgonfiate non appena è stato inaugurato il nuovo mercato con sotto i parcheggi. A quel tempo il sindaco era Veltroni.

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