Eur Spa. «Torta» da 1,5 miliardi Bufera sui vertici in scadenza
Escottano. La preziosa società per azioni Eur spa, unico esempio in Italia di gestione pubblico-privata di un quartiere, negli ultimi tempi ricorre curiosamente sulle pagine dei giornali e nelle chiacchiere da salotto. L'ultima, un'indiscrezione giudiziaria riportata da un quotidiano, su una presunta tangente di 800mila euro di Finmeccanica che coinvolgerebbe l'attuale amministratore delegato di Eur Spa, Riccardo Mancini per una presunta commessa di 40 autobus da fornire ad Atac per un valore di 20 milioni di euro. Il collegamento, squisitamente politico, con il sindaco Alemanno (molto vicino a Mancini) è stato facilmente cavalcato dall'opposizione capitolina. Al di là dell'inchiesta della procura, la notizia è stata duramente smentita da Atac, «nel 2009 non è stata attivata alcuna commessa per l'acquisto di autobus», e da Mancini stesso che ha dichiarato la sua totale estraneità alle «insinuazioni diffamatorie» riportate. La macchina politica prima ancora che mediatica è però già in corsa e Pd, IdV e Sel attaccano Alemanno senza sconti, all'indomani dell'annuncio del sindaco di ricandidarsi la prossima primavera. Il Pd chiede dunque a gran voce di riferire in Aula Giulio Cesare sull'ennesimo scandalo che ha investito il Campidoglio. «Ci auguriamo che Alemanno non voglia sfuggire alla richiesta di chiarimenti avanzata dal capogruppo del Pd, Umberto Marroni - sottolinea il segretario regionale, Enrico Gasbarra - in merito ai legami tra l'amministratore delegato di Eur spa, l'Amministrazione capitolina e l'Atac sui quali sta indagando la Procura della Repubblica». Ma due in particolare le note stampa più significative, quelle che vengono (e chissà se è un caso), da Camera e Senato. La deputata Pd Ileana Argentin annuncia un'interrogazione urgente «al Governo per sapere se, da azionista di maggioranza dell'ente Eur spa attraverso il Ministero dell'Economia, ritiene opportuno confermare la fiducia all'Ad Mancini». Incisivo il senatore Pd, Lucio D'Ubaldo: «la vicenda Finmeccanica, messa a nudo dagli inquirenti, sconsiglia la riconferma di Riccardo Mancini alla guida di Eur spa». La vicenda, politica, entra nel vivo. Per un semplice motivo. L'attuale Cda di Eur spa, composto dal presidente Pierluigi Borghini, l'Ad, Riccardo Mancini e Roberto Sergio, Luigi Lausi, Francesco Amato, è stato nominato nel luglio 2009. La durata del mandato è di tre anni. Entro due mesi dunque, con un quadro politico profondamente incerto, si dovranno nominare i nuovi vertici della società che gestisce un volume d'affari quantificabile in 1,5 miliardi e che, proprio di recente, il Campidoglio aveva inserito nel secondo decreto di Roma Capitale per acquisirne quel 90% di proprietà del ministero del Tesoro. Operazione poi fallita per la richiesta di 700 milioni di euro. Il rinnovo del Cda è dunque strategico, prima e dopo le elezioni. Se in Campidoglio dovesse arrivare, nel 2013, un sindaco del Pd o del Terzo Polo si ritroverebbe con un vertice "nemico" per due anni. Per questo la battaglia è finita dritta dritta nei palazzi del potere.