Alla stazione Termini ancora disagi e indagini
Ilconsulente nominato dalla Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per disastro colposo, ieri si è recato nuovamente sul luogo dello scontro insieme al pm titolare dell'inchiesta, Silvia Sereni, e alla polizia ferroviaria: si lavora senza sosta per accertare l'esatta dinamica e soprattutto le cause dell'incidente. Tra le ipotesi più battute dagli inquirenti resta il cattivo funzionamento, o comunque un cedimento, di uno dei sistemi di scambio. L'annunciato esame dell'apparato elettronico di entrambi i treni potrebbe chiarire diversi aspetti. A Termini però il tempo si è fermato alle 19 di giovedì sera, quando è avvenuta la collisione che ha riguardato i binari 4 e 5, a pochi centinaia di metri dall'ingresso della stazione, poi posti sotto sequestro, insieme ai convogli, in attesa della conclusione dei rilievi. Decisione del pm, quest'ultima, che ha obbligato Trenitalia ad interdire il traffico ferroviario anche sulle rotaie vicine, in particolare sono stati chiusi 5 binari, dal 4 all'8. Insieme alla procura, indagano anche Fs (che ha costituito una commissione d'inchiesta), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'Agenzia nazionale della Sicurezza ferroviaria. Dai primi accertamenti si escluderebbero sia l'errore umano (entrambi i macchinisti hanno confermato che viaggiavano, come da procedura, ad una velocità inferiore ai 30 chilometri orari), sia fattori esterni, vedi manomissioni o atti vandalici come furti di rame. La causa del deragliamento del treno proveniente da Milano, che si è poi scontrato col ìgemello” in arrivo da Napoli, sarebbe invece da ricercarsi in un possibile malfunzionamento dei sistemi di scambio e di quelli informatizzati. Gli accertamenti proseguono spediti anche per liberare la stazione Termini dalle due «carcasse», per la cui rimozione – hanno fatto sapere da Fs – saranno necessarie almeno 48 ore di lavoro, quindi è possibile che il tutto slitti a ridosso del ponte del primo maggio. Nel frattempo i disagi, per i viaggiatori, persistono. Tra soppressioni e deviazioni verso Ostiense e Tiburtina, il traffico ferroviario ieri non era ancora tornato alla normalità. Erica Dellapasqua