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Se Alemanno scende in campo, l'opposizione non resta a guardare.

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Nonsolo e non tanto nel merito del libro "bianco" del sindaco, quanto sulla ricandidatura del primo cittadino nelle amministrative della prossima primavera. «Si tratta di 4 anni di fallimenti, annunci e promesse - ha detto il capogruppo Pd Campidoglio, Umberto Marroni - Il libro bianco di Alemanno fa solo propaganda e contiene tantissime cose ancora non fatte. Il vero dato è che Alemanno non è in grado di governare la città e dice bugie». Poi la "zampata": «dopo l'estate, l'ultima per il sindaco Alemanno - ribadisce Marroni - faremo il nome del nostro candidato in Campidoglio. Non è un mistero, è il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Lo sanno già tutti». Pungente, e preciso, il leader de La Destra, Francesco Storace: «Alemanno può dirci che cos'è il centrodestra senza Udc e La Destra? Con lui in campo le primarie sono il primo turno delle comunali. Se vuole le primarie sgombri il campo dalla sua candidatura: chi è stato sindaco di un monocolore Pdl non può pretendere che chi è stato all'opposizione di Alemanno, debba sostenerlo per rispondere del suo malgoverno. L'insistenza sulla ricandidatura sta diventando provocatoria». Un tema, quello delle alleanze strategicamente fatale. Il Pdl da solo non può farcela, così come il Pd. Come allearsi con la Destra e l'Udc, unici partiti papabili, e già governo alla Regione, se proprio questi due partiti sono all'opposizione? A confermare questa considerazione, forse banale ma affatto scontata, anche il vicepresidente del Lazio dell'Udc, Luciano Ciocchetti che già pochi giorni fa aveva annunciato la formazione di un nuovo soggetto politico che sarà tenuto a battesimo in estate. «In vista delle elezioni comunali del 2013 penso proprio che presenteremo un candidato del Terzo polo. Se rimarrà l'attuale quadro politico non staremo né con il centro destra né con il centro sinistra e cercheremo di unire le forze moderate attorno a un progetto alternativo, sintesi di forze politiche - dice Ciocchetti - Come Udc siamo stati all'opposizione in Campidoglio sia con il centrodestra che con il centrosinistra negli ultimi anni, sappiamo bene quanti e quali errori sono stati fatti su molti aspetti. Dobbiamo perciò costruire un progetto forte, credibile e vincente per far recuperare un grosso ritardo alla città». Il centro, è noto, fa sempre la differenza, ora più che mai. Per questo la proposta arriva subito dal capogruppo capitolino del Pd. «In merito all'annuncio della candidatura di un esponente dell'Udc, ritengo, che pur con possibili diversi posizionamenti, sia utile in soluzione di continuità con quello che è stato un lavoro congiunto di opposizione al fallimento della Giunta Alemanno - dice Marroni - confrontarsi con l'Udc e tutte le forze di opposizione per definire nei prossimi mesi un programma alternativo per rimettere in moto lo sviluppo, migliorare la qualità della vita dei romani e garantire le fasce più deboli della città». E c'è già chi scommette su una "grande coalizione" anche per la Capitale. Sus. Nov.

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