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Nuova discarica: tutti contro Clini E spunta anche il veto della Difesa

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Il ministro: nessuno ci ha informato del parere delloStato Maggiore

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Inogni caso stiamo valutando le considerazioni in merito ai rischi ambientali e sanitari contenuti nella nota dello Stato Maggiore». La storia appare quasi surreale. Conviene riassumerla: la Difesa comunica la propria contrarietà al prefetto in qualità di commissario all'emergenza rifiuti; il prefetto informa Comune, Provincia e Regione, ma non il ministero dell'Ambiente; quest'ultimo va avanti ignaro di questo parere (decisivo) e convoca l'ultimo vertice in cui indica l'idoneità proprio di Monte Carnevale; a questo incontro gli amministratori non si presentano e il giorno dopo (ieri, ndr) svelano il retroscena che scompiglia le carte sul tavolo. Non c'è che dire: un bell'esempio di collaborazione. E adesso cosa accade? La decisione finale spetta al prefetto, stretto tra due fuochi: se segue le indicazioni di Clini scontenta tutti gli altri, se accoglie il parere negativo degli enti locali disattende le prescrizioni del ministero dell'Ambiente. Clini, nei mesi scorsi, aveva già bocciato i primi siti individuati proprio dal prefetto su indicazione della Regione: Quadro Alto a Riano e Corcolle nell'VIII Municipio, vicino a Villa Adriana. Poi ha rilanciato indicando, come detto, Monte Carnevale e Pizzo del Prete. Il primo si trova in una zona militare nella Valle Galeria, a due passi da Malagrotta che deve chiudere entro il 30 giugno (è possibile una proroga al 31 dicembre). Questo sito «può essere attivato in tempi brevi». L'altro ha bisogno di più tempo «perché richiede infrastrutture importanti». Entrambi, secondo il Ministero, sono stati scelti in base a «caratteristiche geologiche e idrogeologiche che prescindono da considerazioni sociali e politiche». Considerazioni opposte a quelle degli amministratori. Alemanno ha spiegato il suo veto a Monte Carnevale: «Non si può andare in un quadrante che ha accolto i rifiuti di tutta Roma per decenni e dire che si fa una nuova discarica accanto a quella di Malagrotta. Roma Capitale non lo permetterà, nun se pò fa». Anche Zingaretti ha ribadito la propria «ferma contrarietà a soluzioni che insistono nella Valle Galeria». Il presidente della Regione è dello stesso parere: «Sono contraria non solo a Monte Carnevale ma a tutta la Valle Galeria. È un'area compromessa, tanto che la procedura di infrazione proveniva proprio dalla mancata chiusura di Malagrotta». Polverini si è detta contraria anche a Pizzo del Prete: «Lo avevamo scelto come sito definitivo, mai come sede di discarica temporanea. Ora non serve più». Anche il Comune di Fiumicino si è tirato indietro con l'approvazione di una delibera che rigetta sia Monte Carnevale che Pizzo del Prete e il sindaco Canapini «non è più disponibile ad alcun impianto». A tutte queste reazioni Clini risponde così: «La legalità resta il nostro faro e anche la colonna d'Ercole che non consetiremo di aggirare». Ma come, la legalità non dovrebbe essere il faro di tutti? Dario Martini

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