No ai giochi di palazzo Mi ricandido a sindaco
Lafrase è messa in grassetto alla fine della lunga prefazione che Gianni Alemanno firma sul libro «4 anni x Roma - fatti e progetti della Giunta Alemanno», presentato ieri dal primo cittadino e dalla sua squadra di governo. Centonovantaquattro pagine divise per argomento «ne aggiungeremo altre duecento per il quinto anno», promette il sindaco che non può non guardare alla prossima primavera. «Questi sono stati i quattro anni più difficili degli ultimi venti con una crisi economica drammatica e crescente e un quadro politico profondamente cambiato - dice Alemanno - Nel giudizio politico occorre sempre fare il confronto con passato, presente e contesto generale. Possiamo essere fieri di quanto fatto in questi anni difficili, sono stati anni di svolta e di cambiamento profondo. Ho voluto mettere l'affermazione della mia ricandidatura nero su bianco per smentire una volta per tutte ragionamenti e ricostruzioni. La mia candidatura c'è, non si mette in discussione perché è nata tra la gente e non può essere messa in discussione da giochi di palazzo». Poi via, ad elencare le cose fatte, a partire dal debito. «Se il governo non avesse scisso quei 12 miliardi di debito dal bilancio, Roma sarebbe andata in default - ricorda il sindaco - e con la Capitale probabilmente l'intero Paese, come accaduto alla Grecia». Passando per la Riforma di Roma Capitale, destinata a cambiare politica e amministrazione della città, arrivando al Commercio (inaugurati sei mercati, entrate per cartelloni pubblicitari passate da 900 mila a 20,9 milioni di euro. Ancora il turismo, dove è stato segnato il record storico di 11,5 milioni di turisti, la Cultura con le nomine di Muti al Teatro dell'Opera, Lavia all'Argentina, Muller al Festival del Cinema e Pappano a Santa Cecilia; il centro storico con la riqualificazione del Colosseo, attesa da 70 anni e che partirà in estate, il no al parcheggio del Pincio, la riqualificazione di piazza San Silvestro e del Tridente. E ancora, il personale con il concorsone da circa duemila posti, la mobilità con la fusione di Atac, Metro e Trambus, i lavori pubblici con il rifacimento di 4 milioni di metri quadrati di strade per 339 milioni di euro, 180 milioni per oltre 50 mila nuovi punti luce. Consegnati poi 1.541 alloggi e Roma è il primo comune ad aver portato a termine l'iter per l'acquisizione della Caserme. Abbattimento del 20% delle liste d'attesa per gli asili nido comunali, l'introduzione del quoziente familiare e ancora, sul sociale, il nuovo piano regolatore, carta bimbo, Pronto nonno, casa dei papà, il banco alimentare. Sull'ambiente sono state restaurate oltre 30 tra ville, parchi e giardini, piantumati oltre diecimila alberi, cancellate oltre 400 mila metri quadrati di scritte. Infine sicurezza: espulsi 26.245 immigrati, emesse 11 ordinanze e chiusi i campi nomadi tra gli altri di Casilino 900, Magliana e Morselli. Capitolo a parte poi, l'urbanistica che guadagna "punti" dall'ufficio condono alla Nuvola di Fuksas. Per questo e su questo Alemanno accende il motore per il rinnovo del mandato. A girare la chiave, tutto il vertice Pdl, dal segretario del partito Alfano, a Cicchitto, Gasparri, Meloni, Saltamartini, Lorenzin, Augello, Rampelli, fino ai coordinatori regionali Piso e romano Sammarco. L'entusiasmo sembra riapparire in Campidoglio, dopo mesi di cupa rassegnazione. Il libro sui 4 anni di mandato verrà messo su internet e il sindaco ha lanciato una sfida ai cittadini: invitateci a casa vostra, su twitter, facebook, lettere, email, io e i miei assessori verremo a presentarvi quanto fatto in questi 4 anni. Alemanno è sceso in campo. Al di là delle parole, la sua squadra lo seguirà?