Il ministro dell'Ambiente Clini ha scelto, anche se la decisione definitiva verrà presa formalmente dal prefetto Pecoraro, commissario per l'emergenza ambientale e la chiusura di Malagrotta.
Ariferirlo è lo stesso Clini al termine del tavolo tecnico sui rifiuti. Monte Carnevale «può essere attivato in tempi brevi», mentre Pizzo del Prete «avrebbe bisogno di infrastrutture importanti». La valutazione, spiega il ministro, si è basata su «caratteristiche geologiche e idrologiche che prescindono da considerazioni di carattere sociale e politico». Su questi parametri è stato stilato un elenco, a disposizione degli enti locali, diviso in quattro gruppi: nel primo i siti più idonei: Monte Carnevale (attivabile in breve tempo, assolutamente impermeabile, senza contaminazioni ambientali) e Pizzo del Prete (geomorfologicamente idoneo anche se richiederebbe infrastrutture importanti per attrezzarlo). Nel secondo Monti dell'Ortaccio (dove sono già presenti fenomeni di contaminazione ambientale) e Pian dell'Olmo (come il precedente caratterizzato da un terreno permeabile e soprattutto interessato dalla circolazione delle acque anche se non superficiale) che richiederebbero interventi di ingegneria. Poi i meno idonei: nel terzo Quadro Alto e Corcolle (connessi al sistema acquifero e interessati da una sorgente superficiale). Il quarto gruppo è quello dei siti non idonei: Osteriaccia e Castel Romano. L'indicazione ufficiale spetta comunque a Pecoraro. La decisione definitiva sul sito provvisorio dovrebbe arrivare tra pochi giorni per permettere la chiusura di Malagrotta entro il 30 giugno (non è un caso che al vertice sia stato convocato anche il patron della Colari Manlio Cerroni). «Abbiamo consegnato ai tecnici la valutazione per la discarica transitoria - spiega Clini - I siti su cui abbiamo lavorato sono i sette indicati dalla Regione più Monte Carnevale. Abbiamo effettuato una classificazione basata sugli aspetti geologici e idrogeologici. Le nostre sono considerazioni tecniche». Ora la palla passa a Pecoraro cui spetta l'individuazione della discarica provvisoria entro il 30 aprile, comunicandola al ministero entro il 4 maggio, data in cui Clini conta di sottoscrivere l'accordo con enti locali e aziende. La discarica definitiva dovrà essere indicata invece entro il 30 giugno. A chiedere tempo fino al 4 maggio, dice Clini, sono stati i rappresentanti degli enti locali, non il prefetto assente al vertice. «Non abbiamo scelto - conclude il ministro - abbiamo messo le informazioni in mano all'autorità competente, da cui non abbiamo ricevuto altre informazioni sulla possibile disponibilità di altri siti. Credo ci siano le condizioni per gestire la scelta». Tradotto: Clini ha deciso, ora il Pecoraro deve attuare le scelte del ministero. L'orientamento è collocare la discarica provvisoria a Monte Carnevale, come anticipato da Il Tempo, e quella definitiva a Pizzo del Prete. L'obiettivo primario del Piano per Roma consegnato ai rappresentanti degli enti locali resta la differenziata. Il risultato da raggiungere è il 65% entro il 2014 e l'accordo presentato da Clini va incontro alla richiesta di fondi del sindaco Alemanno, stanziando 10 milioni per il triennio 2012-2014. Nel Piano è previsto il completamento del sistema di impianti Tmb. Entro il 30 settembre, infine, il ministero chiede di avviare e concludere le procedure di autorizzazione degli impianti e delle attività previste dal Piano rifiuti della Regione. «Questo è previsto dal patto, quindi vale se viene sottoscritto. Se, invece, a questo punto le amministrazioni ritengono di non poter condividere la nostra proposta noi la consegniamo e poi ognuno si assume le sue responsabilita», puntualizza Clini. Prendere o lasciare. Ora spetta a Polverini e Zingaretti - piuttosto restii - e ad Alemanno («contrario» a Monte Carnevale) decidere se firmare o meno.