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La stangata sui biglietti finisce in Aula

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Giàalle prese con tasse e aumenti vari, le famiglie, soprattutto quelle numerose, non hanno affatto gradito. Anche perché la scuola ha un calendario di nove mesi perché far pagare tre mesi in pù? Giusto quindi che la vicenda da "economica" diventi politica e finisca così dritta dritta in Aula Giulio Cesare. Il consigliere capitolino del Pd, Paolo Masini è stato infatti il primo ad annunciare la presentazione «immediata in Aula di un ordine del giorno per bloccare la scellerata decisione di cancellare l'abbonamento mensile Atac per studenti e over 65. Imporre insieme agli aumenti anche l'obbligo di abbonamento annuale per le fasce più deboli è una decisione iniqua e ingiusta. Ci risiamo, non è possibile che a pagare i danni della cricca Alemanno debbano essere ancora una volta i cittadini più deboli e le famiglie. È sotto gli occhi di tutti - prosegue - l'allegra gestione che Alemanno e i suoi amici hanno fatto in Atac e così, come ormai in tanti altri settori, per tappare i buchi si mettono le mani in tasca ai romani, soprattutto ai più disagiati». Duro anche il commento della deutata del Pd ed ex delegata capitina alla disabilità, Ileana Argentin. «Non si può tollerare che i disastri della Giunta Alemanno nella gestione di Atac si scarichino su anziani, invalidi e studenti andando a colpire, in un grave momento di crisi per le famiglie più disagiate, i più deboli ed indifesi. La stangata in arrivo sui biglietti e l'inspiegabile taglio agli abbonamenti mensili vanno a colpire duramente chi non ha alternative all'utilizzo del mezzo pubblico in una già disastrata situazione per la mobilità della Capitale. Invece di incentivare i cittadini all'utilizzo del mezzo pubblico - conclude la Argentin - la Giunta Alemanno azzoppa un diritto costituzionale, quello alla mobilità, accanendosi ingiustamente contro gli studenti, gli anziani e gli invalidi». Poco contano a questo punto le importanti agevolazioni ricordate dall'assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma, per invalidi civili, di servizio e del lavoro e pensionati sociali che potranno acquistare gli abbonamenti annuali da un minimo di 20 a un massimo di 50 euro. Gli studenti infatti, i loro genitori e anche diverse associazioni sono già pronti alla battaglia. S.N.

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