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Tessere bus per i giovani solo con l'Isee

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Le famiglie:ci obbligano a pagare per 12 mesi e anticipare una grossa somma

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o.Tessere dell'autobus per i giovani con tariffe agevolate solo annuali. E obbligo dell'indicatore Isee per ottenere gli sconti. Oltre i 20 mila euro nessuna agevolazione. Sono queste le principali novità contenute nella lettera che Atac ha iniziato a inviare alle famiglie e ai ragazzi maggiorenni che usufruivano della card agevolata. Le novità partono dal 25 maggio. E, come scrive Atac, sono state «decise da Roma Capitale con delibera n.53 del 29 febbraio 2012». Con le lettere, l'azienda di trasporto capitolino sta provvedendo per tempo ad una capillare informazione. Anche perché, tra un mese esatto, chi dovrà rinnovare la sua tessera dovrà adattarsi alle novità. Anticipando una cifra considerevole, soprattutto se in casa si hanno due o tre figli, che viaggiano con l'autobus. Ma sarà facile anche perdere le agevolazioni. E le famiglie che superano il tetto Isee non si sentono affatto ricche, anzi. La scomparsa della tessera mensile da 18 euro è vista come una sciagura. A conti fatti, nei complessivi 12 mesi, si risparmiano più di 60 euro. Ma le famiglie contestano il fatto di essere obbligate ad acquistare l'intero pacchetto quando magari l'estate, o in altri periodi dell'anno, il bus non è utilizzato. E poi devono anticipare una liquidità, tutta insieme. La prima novità è l'obbligo dell'indicatore Isee, considerato dall'amministrazione un «criterio di equità sociale sul solco tracciato dalla card d'argento». La tariffa annuale agevolata varierà in funzione del livello Isee. Tre le fascie. La prima: fino a 10 mila euro. In questo caso l'abbonamento annuale costa 130 euro. Con un Isee da 10 mila a 15 mila euro, se ne pagano 140. Da 15 mila a 20 mila si spendono 150 euro. Sulla carta conviene. Perché se si moltiplano i 18 euro pagati per la vecchia tessera mensile per i 12 mesi dell'anno il totale fa 216 euro. Una cifra superiore al prezzo odierno. Anche messo a confronto con la fascia più cara, cioè 150 euro annui, il risparmio è di 66 euro. Ma nei fatti è un altro discorso. «Una mazzata» sintetizzano le famiglie che hanno già ricevuto la lettera. Sono state loro a segnalare in redazione le novità contestate. Perché, spiegano, «ci obbligano a comprare l'intero pacchetto quando invece i nostri figli prendono l'autobus solo per alcuni mesi». Chi ha due figli poi raddoppia gli importi dovuti sull'unghia. Il primo scaglione Isee dovrà anticipare 260 euro. Il secondo 280. E il terzo 300 euro. «Un vero salasso» dicono. Con tre figli si pagheranno 390, 420, e 450 euro. E proprio le famiglie più numerose vanificano il risparmio che sulla carta invece appare notevole: 198 euro per una famiglia con tre figli (moltiplicando 66 per tre). Ma il risparmio è reale solo se si usano i mezzi pubblici tutto l'anno. E questo non succede già dalla primavera. «Con questo sistema le aziende rientrano subito degli stipendi facendo pagare questi abbonamenti» sintetizza Maria Beatrice Ilardo della Associazione famiglie numerose, da tre figli in su. Lei ne ha 7. «I nostri figli non viaggiano ancora perché abbiamo le scuole vicino a casa, anche le superiori - premette -. Ma come associazione parlo a nome delle famiglie che dal 25 maggio avranno questo problema. Alla faccia del quoziente famiglia!». E poi c'è il confronto con gli altri paesi europei. «All'estero gli studenti sono trattati con i guanti, viaggiano anche con un quinto del biglietto e entrano gratis alle mostre. Da noi pagano.».

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