Referendum per abolire i vitalizi in Regione
Questaè la proposta presentata ieri dalla Federazione della sinistra in Regione: dal prossimo 12 maggio saranno organizzati banchetti, in tutta la Regione, per raccogliere le 50mila firme necessarie per cancellare questa norma. «Speriamo nei nostri gazebo ci possano essere file per partecipare a questa iniziativa referendaria - spiega Ivano Peduzzi, capogruppo Fds alla Pisana - Il nostro impegno è volto a scardinare questo sistema di potere che non ha scalfito nulla delle proprie posizioni privilegiate. In dieci anni prevediamo un risparmio di 153 milioni di euro delle casse regionali. Soldi, questi, che possono andare direttamente a sostenere le politiche sociali». «Questo referendum - ha spiegato Loredana Fraleone, del comitato referendario - porterà a una vera possibilità di far pulizia di pratiche politiche sempre più lontane dai bisogni delle persone». «La politica - ha detto Fabio Nobile, consigliere regionale della Federazione della sinistra - deve darsi una dignità e riconnettersi con la realtà sociale che sta soffrendo la crisi». In questa legislatura, spiegano i rappresentanti di Fds, sono 85 i consiglieri ai quali viene operata la trattenuta per il cosiddetto «Fondo di previdenza», meglio conosciuto come vitalizio. Si tratta di un'uscita che mensilmente costa al Consiglio regionale 128.521 euro, per un importo annuo di 1.542.000 euro. Questa voce è iscritta in entrata nel capitolo 59 del bilancio del Consiglio regionale, a fronte di un'uscita mensile di 1.218.000 euro, che equivale al costo già sopportato dalla Regione Lazio per il pagamento del vitalizio agli ex consiglieri che già godono di tale privilegio. In vitalizi, gli attuali consiglieri regionali costeranno ulteriori 4.500.000 euro l'anno, una volta raggiunta l'età per l'accesso al beneficio. Questo costo si andrà ad aggiungere ai 17 milioni di euro già spesi annualmente dal Consiglio regionale per i 221 ex consiglieri che attualmente ne usufruiscono. Quindi, a partire dai 50 anni e per tutto il resto della loro vita, questi consiglieri percepiranno il vitalizio, che potrà essere riversato - in caso di morte del beneficiario - alla moglie oppure al figlio fino ai 26 anni, oppure alla convivente. Se è vero che l'aspettativa di vita - quel criterio in base al quale l'età per l'accesso alle pensioni è salita a 67 anni - è oggi di 84 anni, in 34 anni di beneficio (restando inalterati i costi attuali) gli 85 consiglieri costeranno alle casse regionali 153 milioni di euro.