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Scontri in centro In 26 rischiano il processo

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Ilpubblico ministero Luca Tescaroli ha infatti chiesto il rinvio a giudizio degli imputati. Deturpamento e imbrattamento di cose altrui, resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, danneggiamento seguito da incendio, travisamento in occasioni di manifestazioni pubbliche, promozione di riunione in luogo pubblico non preavvisata, sono i reati contestati dal sostituto procuratore, a seconda delle singole posizioni processuali. Tra i 26 imputati figura anche Manuel De Santis, il ragazzo che colpì un minorenne con un casco durante quegli scontri, per quella vicenda già condannato con rito abbreviato con l'accusa di lesioni personali gravi a tre anni di reclusione dal giudice dell'udienza preliminare Silvia Castagnoli. La richiesta di rinvio a giudizio riguarda anche, tra gli altri, l'ex consigliere comunale Nunzio D'Erme, l'esponente di Action Bartolo Mancuso, nonché persone legate all'area no global come Giordano Luparelli, Francesco Saverio Ciacciarelli, Paolo Dò. In contestazione, a seconda delle posizioni, il lancio di oggetti contro le forze dell'ordine, tra cui non solo sampietrini, bombe carta, fumogeni, ordigni esplosivi, petardi, segnali stradali e pubblicitari, transenne, bottiglie e sassi, ma anche uova contenenti vernice rossa. Alcuni imputati avrebbero anche assaltato e danneggiato quattro automezzi della polizia di Stato. Altri avrebbero appiccato il fuoco ad alcuni manifesti per incendiare una barricata, composta da elementi di arredo urbano e legname, innalzata dagli stessi manifestanti nel corso della guerriglia che ha devastato anche ilTridente.

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