Scatta l'operazione «porte di Roma»
Nonpotevano continuare a rimanere sporche. Fino ad oggi gli ingressi delle stazioni della metropolitana erano terra di nessuno. Regnava una gran confusione. Il motivo? Lo ha spiegato il sindaco stesso: «Non si capiva bene di chi fosse la competenza». La conseguenza inevitabile era che restavano sporche, i muri pieni di graffiti, le pareti scrostate, gli scalini luridi. Solo occasionalmente Atac e Ama ripulivano. Ma mai in modo sistematico. Il Campidoglio ha deciso di mettere fine a questa inefficienza. Atac e Ama hanno siglato un accordo per definire a chi spetta la pulizia e quando intervenire. L'hanno chiamato «piano generale per il decoro della metropolitana». Riguarda tutte le 49 stazioni. La bonifica è partita ieri dalla fermata di piazza della Repubblica ed è proseguita a Barberini e Rebibbia. È stato stilato un programma per far sì che entro il 19 maggio tutte le stazioni siano ripulite. Una volta terminato il giro si ricomincerà da capo. Gli operai dell'Ama si occuperanno della sanificazione e disinfezione degli ambienti più degradati. Ieri pomeriggio in piazza Esedra sono stati utilizzati gli idranti per sparare l'acqua su gradini e pareti. Poi, pennello alla mano, gli operatori hanno ridipinto le pareti sporche e corrose dall'acqua e hanno tolto i manifesti. Gli addetti dell'Ama poteranno anche tutte le piante che si trovano nelle fermate circondate da aree verdi. L'Atac, invece, si occuperà della pulizia quotidiana delle stazioni (22 della linea B e 27 della A) che riguarda soprattutto le scalinate. Comprende 180 tra scale e rampe di accesso, sette aree verdi e 9 piazzali. In tutto vengono impiegati 21 operatori Ama e 400 operai delle ditte di pulizie che lavorano per Atac. Hanno in dotazione 20 furgoni attrezzati, pickup, spazzatrici, idropulitrici, lava strade, taglia erba e decespugliatori. Nell'arco di un anno è previsto che si spenda un milione di euro. Non a caso il sindaco lo ha definito «un impegno molto oneroso, tutti devono fare la propria parte, evitando di sporcare e degradare aree che sono di tutti». Alemanno ha spiegato che una ad una saranno ripulite tutti gli ingressi: «C'è una pianificazione sistematica sulla base di un cronoprogramma. Dove ci sarà bisogno di lavori più delicati o strutturali, come risistemare le scale, interveranno i Lavori pubblici». Oggi verranno ripuliti gli accessi delle stazioni Flaminio e Santa Maria del Soccorso sulla Tiburtina. Giovedì toccherà a Lepanto, Pietralata, Monti Tiburtini, Piramide e Garbatella. Venerdì sarà la volta di Ottaviano. Sabato 28 Anagnina, Valle Aurelia, Battistini, Quintiliani e Marconi. Domenica Baldo degli Ubaldi, Tiburtina e Cornelia. E avanti così fino al 19 maggio con Termini e Valle Aurelia. In questo arco di tempo gli operatori interveranno più volte nelle stesse stazioni. In passato gli inteventi erano sporadici perché, come detto, non c'erano competenze definite. una sorta di spacchettamento tra enti (Municipi, Comune, Atac e Ama) che generava confusione. «Era un problema che si trascinava da tantissimi anni - ha aggiunto Alemanno - ora abbiamo coordinato il lavoro». «Prima si facevano interventi una tantum - ha detto l'assessore all'Ambiente Marco Visconi - ora invece c'è un programma preciso». L'ad di Atac Carlo Tosti, inoltre, ha annunciato che verrà indetta una gara per il restyling completo di undici stazioni. Intanto ieri mattina l'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma ha incontrato gli studenti della Sapienza per illustrare le novità del trasporto pubblico in vista dell'apertura della nuova linea B1 della metro. L'elenco completo delle corse che cambiano si può consultare sul sito dell'Agenzia della Mobilità.