Nuove regole sui tavoli. Nessuno le sa
La maggior parte dei proprietari ha ottenuto il rinnovo senza aver diritto all'occupazione
Iprimi 39 piani di massima occupabilità del I Municipio, che prevedono la revoca o il ridimensionamento dell'occupazione di suolo pubblico per gli esercenti che ricadono nelle vie o nelle piazze interessate, sono lettera morta. Nessuna comunicazione del provvedimento, da parte del Municipio, è infatti stata ancora inviata ai proprietari, la maggior parte dei quali, secondo una prima stima degli uffici, si è vista rinnovare automaticamente l'occupazione, alla scadenza annuale, senza magari averne più alcun titolo o senza essersi adeguato al ridimensionamento approvato. Il motivo di questa empasse? La cronica mancanza di personale nel I Municipio, che ha impedito la stesura materiale della lettera, fondamentale per permettere agli esercenti di venire a conoscenza del provvedimento e di presentare eventuale ricorso entro il termine di 60 giorni. E ora che sono stati approvati dal Comune i pmo delle 14 piazze storiche, seppure al momento solo in due di queste, Navona e Pantheon siano definitivi, gli uffici municipali tremano, visto che la competenza di comunicare all'operatore la revoca o l'adeguamento spetta sempre a loro. «Il lavoro è enorme e complesso - spiega Nathalie Naim, capogruppo dei Verdi in I Municipio, promotrice dei piani - ed è iniziato solo un mese fa nonostante i primi piani del Municipio risalgano a gennaio 2011. Attualmente, anche grazie all'intervento del presidente Corsetti, ci sono due persone dedicate a questo compito, che sono state prelevate dall'ufficio cultura ad oggi rimasto sguarnito». Si tratta di ricostruire con estrema precisione la situazione delle osp in essere sulle vie e piazze in questione consultando tutti i fascicoli cartacei, «tenendo conto che alcuni potrebbero non essere aggiornati», dice ancora la Naim. I Pmo del Municipio, in media, contengono 4 osp per via mentre a piazza Navona, per esempio, di osp ce ne sono 25. Poi queste informazioni vanno verificate sul posto. L'atto finale del lavoro è redigere le lettere e inviarle agli esercenti. Tutto il lavoro sconta la mancanza totale di informatizzazione e l'assenza di un censimento. «In due mesi - continua la consigliera - si è riusciti ad approntare, procedendo in ordine cronologico, le lettere dei pmo corrispondenti alla delibera 2 del 31 gennaio 2011, che da qualche giorno sono sul tavolo del direttore in attesa di essere firmate». Si tratta dei piani riguardanti Corso Vittorio Emanuele, piazza delle Coppelle, via dei Salumi, via della Pelliccia, via S Maria dell'Anima, piazza di Santa Rufina, via dei Vascellari, via del Moro. A questo ritmo ci vorrebbero almeno altri 9 mesi per tutti e 39 i piani e circa 3 anni per quelli ancora da approvare (sono in tutto 150 solo quelli municipali). Resta da risolvere il problema dei piani approvati dal Comune, per adeguarsi ai quali il presidente Corsetti ha detto di aver dato mandato agli uffici di inviare le lettere agli esercenti di piazza Navona e Pantheon. Ma la Naim si chiede: «È giusto anteporre questi piani agli altri del Municipio già approvati? Per me bisognerebbe procedere in ordine cronologico». Se così fosse gli esercenti delle due piazze potrebbero dormire sonni tranquilli, visti i tempi del Municipio. Da qui l'appello della Naim: «Manderò una lettera al sindaco per spiegargli che la mancanza di personale rischia di non rendere applicabile nessun piano, compresi quelli approvati dal Comune».