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Un decreto correttivo per Roma Capitale

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Eppureil secondo decreto di Roma Capitale sarà modificato. Sembrerebbe uno scherzo ma non è così. Ieri la governatrice Polverini e il sindaco Alemanno sono stati ricevuti dal ministro alla Funzione pubblica, Patroni Griffi. Riunioni previste proprio dalla legge per concordare le deleghe che Stato e Regione dovranno conferire a Roma Capitale. Non a caso però la Polverini ha parlato di un decreto "correttivo" e non "interpretativo". «Ci prepariamo a un decreto correttivo che manterrà l'impianto del decreto già approvato di Roma Capitale, e andrà a correggere quelle piccole questioni che non entravano in contrasto con le prerogative della Regione, ma probabilmente creavano ambiguità o confusione. Abbiamo concordato con il ministro - ha aggiunto Polverini - quali sono i punti e le eventuali modifiche, il ministro farà una verifica e credo che nel giro di 7-10 giorni saremo pronti ad andare in Consiglio dei Ministri». Nessuna preoccupazione per il sindaco Alemanno: «L'incontro è avvenuto in piena intesa anche perché queste modifiche sono state introdotte in sede di commissione e non frutto di nostra proposta. Quindi ci stiamo muovendo in piena sintonia». Intanto però in Campidoglio si tace sulla vicenda, mentre alla Pisana la notizia viene accolta con soddisfazione. Il presidente della commissione regionale al federalismo, Marco Di Stefano, ha invitato la Polverini a riferire quanto prima «per evitare ogni tipo di confusione sui contenuti dei provvedimenti», mentre il presidente della commissione statuto, Pietro Sbardella quella dell'incontro di ieri «è un'ottima notizia». S. N.

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