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Ricorso al Tar contro l'accorpamento scolastico

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L'iniziativaè stata presentata ieri a palazzo Valentini, dal presidente della Commissione Provinciale Scuola, Paolo Bianchini, insieme al consigliere Marco Palumbo e alla vice presidente del Consiglio del IV Municipio, Riccardo Corbucci. Avrebbero aderito anche altri genitori di altre circoscrizioni. E cioè quelli della primaria Gino Capponi (XV Municipio), del circolo didattico Ugo Bartolomei (II Municipio), del liceo artistico De Chirico (X Municipio) e della Donatello (VIII Municipio). Tutti convinti che le scelte di accorpamento e di smembramento degli istituti dove studiano i loro figli sono fondamentalmente «illogiche e danneggiano la continuità didattica». Anna Barone, rappresentante del pool dei legali che sta seguendo gratuitamente il ricorso, ha dichiarato che «la delibera 42 della Regione é illegittima» per «abuso di potere» e «carenza di motivazione» in quanto il provvedimento «stravolge le proposte delle Province che avevano accolto le osservazioni dei consigli d'Istituto delle scuole». Per il legale inoltre c'è «l'incompetenza della giunta a deliberare» perché «avrebbe dovuto farlo il Consiglio Regionale». Ora sarà il Tar a decidere se la Regione aveva o meno il potere di «cancellare il lavoro fatto dalla Provincia». Non s'è fatta attendere la risposta dell'assessore regionale all'Istruzione e Politiche giovanili Gabriella Sentinelli. «Dispiace vedere la strumentalizzazione politica di un percorso complesso ed articolato che ha visto la Regione Lazio accogliere, soprattutto, quelle che erano le richieste provenienti dal territorio» si legge in una nota dell'assessore. «Siamo sempre disponibili - prosegue - ad un confronto moderato anche se in questa fase non possiamo permetterci di non rispondere ad un principio di legalità quale l'attesa serena della sentenza del Tar». I tremila firmatari sono genitori degli istituti comprensivi Simone Renoglio, viale Adriatico, Angelo Mauri, nel IV Municipio. Marzia Maccaroni, presidente del Consiglio d'istituto dell'Ic di viale Adriatico dice: «Siamo un istituto Montessori e questo piano ci ha accorpato una scuola elementare che ha metodo tradizionale». Silvia Di Stefano, dell'istituto comprensivo Renoglio: «Siamo stati accorpati addirittura con un istituto di Cinquina. Però il nostro territorio è completamente scollegato da Cinquina». Natalia Poggi

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