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Tavolini in retromarcia a piazza Navona

I tavolini all'aperto dei ristoranti di piazza Navona, Roma

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Approvato in Giunta il piano di massima occupabilità di piazza Navona, rivisto quello di piazza della Rotonda al Pantheon. Tavolini e sedie dovranno rientrare tutti sui marciapiedi nel primo caso, mentre saranno tagliati nel secondo per rispettare il «cono visivo» sul monumento del Pantheon. Gli esercenti avranno 60 giorni di tempo per adeguarsi. Sorpresa, invece, per i restanti piani approvati a gennaio di quest'anno nelle 13 piazze storiche (Barberini, Madonna dei Monti, Mignanelli, di Pietra, della Repubblica, Sant'Apollinare, Santa Cecilia, Sant'Eustachio, San Giovanni in Laterano, Sant'Ignazio, Santa Maria in Trastevere, San Lorenzo in Lucina e Campo de'Fiori): sono stati tutti rivisti e saranno sottoposti nei prossimi giorni alla Giunta Capitolina. Risultato: i piani pubblicizzati in pompa magna dal Comune sono in realtà ancora in stand-by, quello di piazza Navona, rimandato più volte, risulta essere stato approvato lo scorso 4 aprile con delibera n. 103. Mentre per piazza della Rotonda, sul piano approvato con delibera n.1 del 2012, la Sovrintendenza ha posto il veto: taglio alle occupazioni di suolo pubblico che impediscono il «cono visivo» sul monumento del Pantheon. Quindi è stato rivisto e riapprovato con la delibera di aprile. Tutto è scritto in una lettera del direttore Ufficio Città Storica Paolo Capozzi, inviata al presidente del I Municipio Orlando Corsetti dopo che quest'ultimo aveva chiesto copia dei piani per renderli applicabili. La sorpresa del minisindaco è stata quella di vedersi arrivare copia dell'elaborato relativo ai piani di massima occupabilità a piazza Navona e piazza della Rotonda «così come approvati – scrive Capozzi - con delibera n.103 del 4/4/2012», mentre «i restanti piani approvati con delibera 1/2012, sono stati rivisti da parte della Commissione incaricata per la rettifica di alcune imprecisioni di rappresentazione grafica e saranno sottoposti alla Giunta nei prossimi giorni. Completato l'iter amministrativo vi saranno trasmessi al più presto». Corsetti non ha fatto altro che prenderne atto e dare incarico ai suoi uffici di mandare la lettera (ma non è escluso che organizzi anche degli incontri) per avvertire gli esercenti che hanno 60 giorni di tempo per mettersi in regola e rispettare i piani. Le polemiche non mancheranno. Per piazza Navona si preannuncia una vera e propria rivoluzione. Tavoli e sedie dovranno rientrare sui marciapiedi. Che significa più che dimezzare le attuali occupazioni di suolo pubblico che risalgono ad antiche concessioni degli anni'90 perché gli esercenti sulla piazza, con vari ricorsi al Tar, non si sono mai adeguati al piano di massima occupabilità del 2006. Piazza della Rotonda, salvata in un primo momento dal Campidoglio visto che il piano approvato insieme agli altri a gennaio non prevedeva grossi tagli per gli esercizi pubblici su vista Pantheon, è caduta sotto il veto della Sovrintendenza. Così, per lasciare libero il cono visivo da via della Rosetta verso il Pantheon viene ridotta la profondità della osp dei locali che insistono sul lato destro, mentre la lunghezza resta inalterata. Per capire meglio, se prima la osp autorizzata era a forma di rettangolo, ora diventa una sorta di trapezio e lo spazio per mettere tavoli e sedie diminuisce di un metro e 80. Lo stesso accade sul lato opposto della piazza. I locali che impediscono la visuale del monumento da via del Pantheon si vedono anche loro tagliare l'occupazione di suolo pubblico, in profondità, di oltre un metro. Intanto, si stupisce della notizia dell'approvazione del piano di Piazza Navona, il presidente della Commissione capitolina al commercio Ugo Cassone. «Non so nulla», dice, per poi correggersi e dire «sì, in effetti, mi dicono che questi piani sono stati approvati».

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