L'ultimatum di Alemanno a Clini: un sito entro 15 giorni
Ilsindaco Alemanno fa la voce grossa contro Clini che non ha ancora reso noto il sito del dopo-Malagrotta. «Mi sono dato una dead line rappresentata dal mese di aprile - ha aggiunto il primo cittadino - poi dovranno dirci dove sarà il sito per fare la nuova discarica, necessaria per evitare che Roma si riduca come Napoli». Sull'argomento sono subito intervenute le opposizioni. Il presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio, dice: «Sembra che lo sport preferito di questi giorni, da parte dei protagonisti laziali della questione rifiuti, sia il "tiro al ministro Clini!. Ieri c'è stata la strenua difesa in Commissione ambiente al Senato da parte del Commissario Prefetto Pecoraro della scelta di Riano e Corcolle, in aperta contrapposizione con quanto ribadito più volte dal Ministro Clini, mentre oggi (ieri ndr) registriamo un altro attacco da parte del sindaco Alemanno per il quale, questa volta, il problema non è la differenziata - come del resto ha sostenuto come l'altro ieri - ma l'emergenza. Ecco quindi che si agita ancora lo spauracchio dell'emergenza anziché lavorare seriamente per dare una risposta stabile, duratura e sostenibile, con un sistema dei rifiuti all'altezza delle altre Capitali europee». «Ora - aggiunge Bonessio - ci devono spiegare come si fa a difendere, in contrapposizione al Ministro, il lavoro del Commissario Prefetto Pecoraro quando ci si trova a pareri come quello dell'Autorità di Bacino, richiesto dallo stesso Ministro, che boccia in maniera secca e definitiva le discariche di Riano e Corcolle. É evidente che da parte del centrodestra si sta manifestando una sorta di "allergia" al lavoro del ministro che vuole portarci, una volta per tutte, in Europa chiudendo definitivamente la stagione delle lobby delle discariche». Per il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli «Alemanno dice che entrerà in conflitto con il ministro Clini se non indicherà il sito della discarica del dopo-Malagrotta entro aprile. Ma il sindaco dimentica che il sito per Roma avrebbe dovuto indicarlo proprio lui, come fanno i sindaci italiani. E aveva promesso di farlo entro il 2009, poi nel 2010, infine nel 2011. Non c'è riuscito, ha scaricato tutto su Regione, prefetto e ministro e ora pretende di dare un ultimatum. Siamo di fronte a un sindaco irresponsabile e incapace. Dopo 4 anni ci troviamo a tentare di spiegare ad Alemanno che è lui il sindaco di Roma».