Alle casse del Comune
l'Imu porterà 656 milioni In bilancio un buco di 730 milioni per i tagli statali
Èsuccesso che mentre l'opposizione a inizio seduta lasciava gli scranni per sedersi nella zona riservata al pubblico, quelli della maggioranza erano già quasi vuoti a eccezione di due esponenti. La spiegazione è arrivata dal capogruppo Pdl Luca Gramazio: «Ci siamo attrezzati per fare fronte alla manovra ostruzionistica del centrosinistra, che ha presentato 72mila emendamenti e 6mila ordini del giorno al Bilancio cercando di costringere,chissà per quanto tempo, la maggioranza a rimanere in Aula». «Le ultime manovre varate dal Governo hanno determinato pesanti effetti sul bilancio di Roma Capitale - ha esordito Lamanda - Complessivamente è emersa la necessità di reperire 730 milioni di euro per compensare sia i minori trasferimenti da parte dello Stato e della Regione per un importo complessivo di 478 milioni di euro, sia minori entrate (185 mln) e maggiori spese indifferibili (137 mln)». Le prospettive non sono rosee: a rischio «nei mesi finali dell'anno il il pagamento di stipendi e per l'erogazione di servizi essenziali». Infatti, in base alle tabelle, a partire dal mese di agosto il saldo di cassa comincia ad avere il segno negativo: -61,14 milioni ad agosto fino a -284,78 milioni a novembre per risollevarsi a dicembre grazie alle probabili entrate derivanti dall'Imu. Le risorse mancanti devono essere «recuperate per garantire l'equilibrio di parte corrente, pagare fornitori e investimenti già realizzati per circa 300 milioni e disporre della liquidità necessaria a sostenere nuovi investimenti» ha spiegato Lamanda. «Stiamo incidendo sui costi operativi ma i risultati richiederanno i loro tempi: la centrale unica per gli acquisti ha prodotto risparmi per 48 milioni nel 2011 e ora se ne prospetta un'estensione alle partecipate tramite la Holding». Altre minori entrate saranno recuperate in parte attraverso l'Imu, (aliquota fissata al 5 per mille per quanto riguarda le prime case e al 10,6 per mille sulle seconde case e gli altri tipi di fabbricati), che complessivamente, come aveva fatto sapere la Giunta lo scorso marzo in fase di approvazione del Bilancio, complessivamente produrrà un gettito di 656 milioni di euro. In parte si farà leva sui tagli alle spese, come la riduzione del tetto agli stipendi dei manager del gruppo capitolino. In programma anche la vendita del 21% di quote di Acea che produrrà incassi stimati pari a 200 milioni di euro.