Paris: idea bizzarra Santori: va cancellata
Dopole parole di Gianni Alemanno, favorevole a un cambio, arriva la risposta del presidente del Municipio XV, Gianni Paris (Pd): «In una situazione come quella attuale, proporre ripensamenti sulla toponomastica ormai integrata nel tessuto cittadino mi appare quanto mai bizzarro. Invece di pensare al Bilancio e a governare la città, il Sindaco e la maggioranza di destra sta pensando di aprire dibattiti storici e stravolgere la vita di migliaia di cittadini del Municipio XV, semplicemente, per motivi ideologici». Chi nel Municipio è invece convinto che cambiare nome alla via sarebbe un bene è il consigliere Pdl Marco palma: «È una battaglia pluridecennale che vide protagonista proprio il sindaco stesso e ritengo che l'iniziativa politica sia comunque da percorrere e sostenere anche dal territorio, dal gruppo municipale e da tutti i circoli presenti nel XV municipio, da Marconi a Piana del Sole». In Campidoglio, Federico Rocca, consigliere Pdl, sostiene la proposta di Alemanno spiegando che a Lenin «si deve la morte di centinaiadi migliaia di persone, nonché la privazione della libertà di intere popolazioni. Non siamo noi a dirlo ma la storia». «Occorre quindi procedere repentinamente - spiega il consigliere Pdl Fabrizio Santori - alla cancellazione di questa via e, come più volte proposto in altre occasioni, variare la toponomastica in favore delle vittime del comunismo o anche di Ezra Pound quale simbolo della lotta all'usura». A sinistra rilanciano: «Siamo pronti a trasformare piazza del Campidoglio in piazza Lenin», dice Giovanni Barbera, membro del comitato politico romano del PRC-Federazione della Sinistra. Per La Destra, è Dario Rossin a lanciare l'ennesima frecciata al sindaco: «Alemanno non pensi che cambiando il nome potrà riacquisire consenso a destra».