No all'accorpamento politico

Larichiesta è stata lanciata dagli Amici del terzo polo che ieri si sono riuniti alla fondazione Basso nel corso del convegno «Roma Capitale: su fusioni Municipi Alemanno al ribasso», organizzato per fare il punto sulla riduzione da 19 a 15 dei Municipi di Roma Capitale, come imposto dalla legge, e sulla bozza di accorpamento della Giunta comunale. I partecipanti al convegno - tra loro l'ex assessore alla Cultura oggi esponente di Fli Umberto Croppi, il senatore Api Riccardo Milana e il presidente del Municipio XVII Antonella De Giusti - hanno concordato sul fatto che la ridisegnazione dei Municipi non può essere effettuata «seguendo la logica politica, con l'obiettivo di prendere voti». «Il dibattito attorno alla riorganizzazione dei municipi - ha detto Milana - non può continuare nel segreto delle stanze, c'è bisogno di un confronto aperto. Vanno messi insieme territori con una loro omogeneità, senza operazioni di alchimia politica che hanno il solo obiettivo di prendere qualche voto in più». La sensazione, secondo Croppi, è che «l'interesse sia quello sui confini politici, in base al calcolo matematico dei risultati elettorali». Gli Amici del Terzo Polo hanno poi fatto sapere di essere stati informati sul fatto che l'accorpamento dei Municipi produrrà «30 milioni di risparmio l'anno». Infine, il Terzo Polo si è detto favorevole all'accorpamento dei Municipi I e XVII, «perché sono due territori omogenei - ha detto De Giusti - il XVII da sempre vive i problemi del I Municipio, come i bus turistici e tavolini». Nell'ottica di una riorganizzazione dei Municipi poi, andrebbe pensato anche un sistema di «City federale con maggiori poteri ai Municipi e con una redistribuzione delle funzioni».