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Angelo De Nicola, domani inviterete i romani allo sciopero fiscale contro l'Imu? «Sì - conferma il presidente dell'Unione piccoli proprietari immobiliari (Uppi), 20 mila iscritti solo a Roma -.

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Perchéquesto sit-in? «Oggi il minimo dell'Imu per una seconda casa affittata va da 1.500 a 2.500 euro. Per le zone di pregio si va oltre i 3mila. Pertanto uno che ha ereditato due o tre case, oppure un pensionato al minimo o un lavoratore dipendente andrà a pagare solo di Imu circa 8-10 mila euro annuali. Poi che li ripartiscano in 2 o 3 rate non cambia nulla. Anche perché un pensionato voglio vedere come fa a pagare». Come farà un pensionato o un lavoratore dipendente a pagare 10mila euro di Imu? «Spogliandoci dei beni che abbiamo. E con queste tasse ci riusciranno. Perché se non puoi pagare sei costretto a vendere ovvero a svendere perché vendi una casa con la tassa sopra. E siccome nessuno avrà più i soldi per comprarla, i ricchi veri l'acquisteranno stabilendo il prezzo al ribasso». Stanno impoverendo i piccoli proprietari di case? «Già oggi un appartamento non dà alcun reddito perché tra Imu, Irpef e i lavori straordinari azzerano il reddito dato dal canone. I risultati di questa politica hanno già paralizzato il mercato immobiliare. Questa politica fa deliberatamente scomparire il ceto medio, composto da famiglie che non avranno più soldi per mantenere i beni accumulati coi sacrifici di varie generazion». Come opporsi? «La nostra base ci ha chiesto di creare un movimento per la difesa della casa dove la nostra battaglia sarà "via l'Imu dalla prima casa"». Cosa farete? «Faremo banchetti per la raccolta firme per la creazione del movimento e autofinanziamento non come fanno attualmente i partiti politici». Avete intenzione di scendere in politica? «Non è nostra intenzione ma siamo costretti». Grazia Maria Coletti

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