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I cani dell'Ucraina E l'onore di Roma

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Innocenti.E ogni orrore serve comunque a una nuova rinascita. Così, la strage dei cani e dei gatti randagi in Ucraina ha già avuto un risultato importante. Quello di unire le coscienze di tutto il mondo. E soprattutto di Roma Capitale. La mozione votata all'unanimità lunedì dall'Assemblea capitolina impegnava gli eletti capitolini a «rappresentare presso l'Ambasciata dell'Ucraina in Italia lo sdegno e il dolore dei cittadini romani particolarmente sensibili verso i crimini che vengono perpetrati contro gli animali». Nella mozione, primi firmatari i consiglieri del Pd Monica Cirinnà e del Pdl Andrea De Priamo, conteneva poi una condanna «al grave atto commesso contro animali inermi e senza alcuna grave motivazione di ordine pubblico o di emergenza sanitaria. Infatti, da oltre un anno, in vista degli Europei di calcio di Polonia e Ucraina 2012, nella città di Lysychansk è in corso un vero e proprio sterminio di cani e gatti randagi per dare decoro alla città e renderla più fruibile per l'evento calcistico Eurofoot 2012. Inoltre, sembra che per eliminare gli animali vengano utilizzati veri e propri forni crematori mobili nei quali cani e gatti vengono immessi appena catturati e ancora vivi a una temperatura di circa 900 gradi». Particolari raccapriccianti che rendono ancora più urgente rendere nota la ferma condanna di Roma Capitale. Per questo già ieri mattina 11 consiglieri capitolini, insieme al delegato del sindaco e ai rappresentanti di numerose associazioni animaliste si sono presentati in ambasciata, dove la consigliera aggiunta dell'Assemblea capitolina, Tetyana Kuzyk si era adoperata per ottenere un appuntamento con l'ambasciatore. Non solo il rappresentante ufficiale del governo ucraino si è ben guardato dal ricevere la delegazione di Roma Capitale ma la consigliera aggiunta ha dichiarato ai microfoni di Striscia la Notizia che tali crudeltà «avvengono anche a Roma». A prendere le distanze dalle parole della Kuzyk sia i consiglieri Pdl, Andrea De Priamo e Alessandro Cochi, sia la consigliera Pd, Monica Cirinnà. La risposta degli animalisti è stata unanime: il 5 maggio ci sarà una manifestazione. Per quanto riguarda la consigliera aggiunta, già oggetto di polemiche nei giorni scorsi per una manifestazione culturale sulla Croazia a due passi dall'ex villaggio giuliano-dalamta, creando imbarazzo alla comunità degli esuli, sarebbe forse il caso che all'onore di rappresentare la sua comunità nell'Assemblea capitolina aggiungesse l'onere di studiare la città e la sua cultura. Altrimenti, il buon gusto di tacere. Susanna Novelli

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