Natalia Poggi Via dei Fori Imperiali angolo Piazza Venezia, ore 10: riecco i centurioni «sfrattati» dal Colosseo.
Ognitanto i gladiatori (molti senza gladio e in abiti civili) intonano cori da stadio verso il primo cittadino. «Regole! regole!» e ancora «Lavoro! Lavoro». Qualche novità dal Campidoglio? «Nun sappiamo niente, però siamo speranzosi» dice il portavoce David Sonnino. Il collega vicino a lui apre una cartella gonfia di documenti, foto, elenchi di centurioni e carte varie. In particolare le ricevute di un balzello annuo (di centomila lire) che fino al 2001 ha regolarmente pagato per la sua attività di maschera girovaga. «Ecco c'è pure il certificato d'iscrizione al registro degli esercenti di mestieri girovaghi - dice il centurione che il 12 aprile scorso è stato immortalato dai fotografi durante la rissa con i vigili - Io sò quello che è finito per terra, hanno detto che ero salito sul monumento ma non è vero». Allora pagavate le tasse? «Noi la licenza ce l'avevamo grazie alla legge Tulps del 1931 in particolare l'art. 121 abolito nel 2001. Da undici anni nessuno ci chiede più niente». Avete però continuato a lavorare indisturbati fino a oggi? «Appunto! E vorremmo continuare, tornando a pagare le tasse come tutti gli altri». Tornare dove? Al Colosseo la Sovrintendenza non vi vuole. «Al massimo possiamo spostarci di venti metri - interviene - ma ai turisti piace comunque la foto con il centurione e sullo sfondo il Colosseo mica la stazione della metro». Ma è vero che siete invadenti e poco rispettosi? «Macchè! Siamo dei professionisti. Noi chiediamo se vogliono fare la foto. E basta!». Il centurione tira fuori dalla sua cartella una foto di gruppo in cui dei baldi gladiatori, compreso lui, sono in posa con un'attrice cingalese bellissima vestita da regina. «Quel giorno abbiamo lavorato come figuranti per Bollywood» spiega orgoglioso. Si vocifera che vi fate strapagare. «Le mele marce ci sono dappertutto. Io metto un bussolotto per terra, per le offerte libere». Le «figure storiche» del Colosseo sono almeno uan trentina.Un piccolo avamposto si sposta a piazza Venezia davanti all'Altare della Patria («Io no! Che c'azzecca quel coso bianco con i centurioni?») Altri sono dislocati al Foro Romano, Arco di Settimio Severo e Bocca della Verità, presa d'assalto dai turisti giapponesi e coreani. Quanti siete a protestare? «Siamo in 54 e molti di noi sono dei pendolari, abitano fuori Roma perfino a Rieti come una delle due donne centurione. Oggi non c'è ha portato i figli a scuola». Quanto si guadagna? «All'incirca quaranta, cinquanta euro al giorno. E si tratta di un'attività stagionale». Intanto arriva la notizia che l'incontro sulla questione centurioni tra i rappresentanti della Sovrintendenza e del Comune ci sarà giovedì o venerdì. Sul tappeto l'eventuale regolarizzazione (orari, turni, divise, decoro) e la location (sarà decisa dalla Sovrintendenza, che ha competenza su tutta l'area archeologica). I Centurioni incrociano le dita.