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Falsi rimborsi ai poliziotti Coinvolto un albergatore

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Edottenendo per queste dal ministero dell'Interno il relativo rimborso dell'ordine di alcune migliaia di euro. Per questo il Gip del Tribunale di Benevento, al termine delle indagini della Procura, ha emesso tre provvedimenti cautelari e cinque avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti poliziotti in servizio nella questura sannita. L'accusa per tutti è di truffa e falso in atto pubblico. I provvedimenti giudiziari sono stati notificati dagli agenti della polizia. Nell'indagine della Procura di Benevento figura anche un albergatore di Roma. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lui, infatti, a fornire agli agenti le fatture false attraverso le quali avrebbero poi ottenuto i rimborsi. Nei suoi confronti, la Procura ha emesso un provvedimento di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La struttura alberghiera della Capitale interessata dall'indagine è sempre la stessa. L'albergo in questione, tra l'altro, oltre a trovarsi nei pressi della Questura è stata oggetto di provvedimenti amministrativi per la violazione della legge in materia di favoreggiamento della prostituzione. Nell'ottobre 2010, l'imprenditore capitolino era stato arrestato dagli agenti del Commissariato Viminale per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Romano e pluripregiudicato, consentiva a una ragazza brasiliana di 24 anni di utilizzare una stanza dell'albergo in via Nazionale per prostituirsi dietro pagamento di una percentuale sulla prestazione. Attraverso annunci su internet la ragazza veniva contattata dai clienti telefonicamente. Successivamente, dopo aver concordato il prezzo, dava l'appuntamento al 3° piano dell'hotel. Ad attendere il cliente all'ingresso dell'albergo c'era lui. F.D.C.

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