Travolta e uccisa da un'auto pirata Alemanno: è omicidio volontario
Èsuccesso l'altra sera intorno alle 21 in via di Villa Carpegna, all'angolo con Madonna del Riposo. È stata investita da un'auto pirata oppure è caduta? Ieri pomeriggio la polizia municipale del XVIIIGruppo, diretto dal comandante Davide Orlandi, è risalita alla vettura - una Ford Ka, sequestrata perché senza assicurazione - che potrebbe aver investito la barbona, e al proprietario, un romano cinquantenne incensurato fermato dalla polizia a Porta Maggiore. Il titolare però nega la presunta dinamica dell'incidente. Gli agenti sono arrivati all'auto attraverso verifiche incrociate con le altre forze dell'ordine, controllando i dati delle varie macchine fermate durante i posti di blocchi notturni in città. La donna è stata colpita al volto, ha la cassa toracica schiacciata, soccorsa dall'ambulanza del 118 e trasportata all'ospedale San Carlo di Nancy dov'è arrivata cadavere. L'utilitaria alla quale i vigili sono risaliti presenterebbe danni alla carrozzeria compatibili con l'urto. Se sarà confermata la responsabilità del presunto pirata le accuse sono di omicidio colposo e omissione di soccorso. Ipotesi di reato che il sindaco rincara. «Mi auguro che il pirata della strada, responsabile dell'incidente avvenuto la scorsa notte a piazza di Villa Carpegna - dice Alemanno - che ha provocato la morte di una donna, sia assicurato al più presto alla giustizia e condannato per omicidio volontario». «Alla lista dei pedoni uccisi da assassini al volante - dichiaara il consigliere Pd romano, Dario Nanni - si aggiunge l'ennesima vittima. Chiedo di nuovo una seduta straordinaria dell'Assemblea capitolina sulla sicurezza stradale perché ritengo un dovere morale delle istituzioni intervenire senza ulteriori perdite di tempo». Secondo l'Associazione sostenitori amici della polizia stradale (Asaps), nella classifica nazionale degli incidenti mortali causati da pirati della strada, nel 2011 nel Lazio sono stati 82 gli eventi. Al secondo posto c'è l'Emilia Romagana (99 casi) e al primo la Lombardia (143 episodi). Nella Capitale, un altro barbone investito e ucciso da un'auto pirata risale il 2 settembre scorso, sul Lungotevere della Farnesina, davanti al carcere di regina Coeli. Vittima un romano, Umberto Moretti, 51 anni, ospite della Caritas, con qualche disagio mentale, soccorso da una vigilessa che tornava a casa dopo il lavoro. Dopo un giorno, il pirata, un romano di 31 anni, si è presentato al Commissariato San Giovanni: «Passavo di lì e improvvisamente ho visto una figura davanti a me ma non ho avuto neppure il tempo di fermarmi. Mi sono fatto prendere dal panico e quando sono tornato a casa non ho detto niente a nessuno».