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Altre denunce per gli scontri di Albano

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Dopoi quaranta segnalati e l'arresto di un minore di 17 anni per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ieri si sono aggiunti altri tre alla lista degli accusati dalla polizia. Si tratta di soggetti legati all'antagonismo romano, identificati da Digos e Commissariato di Albano passando al setaccio le immagini registrate del lancio di oggetti, pietre, bottiglie e bastoni contro le forze dell'ordine, causando il ferimento di sette poliziotti. Sono ritenuti responsabili di aver istigato all'azione violenta. La manifestazione, organizzata da un comitato di cittadini, si era svolta regolarmente fino a quando circa 200 manifestanti si sono staccati dal gruppo e hanno tentato di occupare via Nettunense. Il cordone di protezione degli agenti di polizia ha impedito al gruppo di bloccare la strada statale. A questo punto è cominciato un fitto lancio di oggetti, tra cui bottiglie, sassi e bastoni, che hanno colpito un funzionario della polizia ed alcuni agenti che sono dovuti ricorrere alle cure mediche. Gli investigatori della Digos e del commissariato di Albano con la polizia scientifica stanno continuando ad esaminare le fotografie e le immagini per identificare ulteriori responsabili. «È stata una grande manifestazione quella contro l'inceneritore di Albano - ha commentato il presidente dei Verdi del Lazio, Nando bonessio - nella quale oltre alla notevole partecipazione dei cittadini si è vista un'ampia coesione tra le varie realtà che lottano a livello locale contro il Piano Rifiuti della Regione. La maturità di questa opposizione è palpabile e va oltre la protesta locale, mentre da più parti arrivano le ipotesi più disparate come quella sciagurata di applicare il "metodo Campania" con una discarica in un'area militare come quella di Allumiere - ha aggiunto - Durante queste due settimane che ci separano dalla decisione del ministro Clini non si dovrà abbassare la guardia perché siamo convinti che sia possibile ancora qualche colpo di coda: il bilancio dell'affare rifiuti ancora non torna».

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