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Venticinque anni per omicidio Assolto in appello

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Perla prima Corte di assise di appello però, solo in due devono rispondere di quell'omicidio: Antonio Buffone, condannato a 23 anni, e Pietro Puddu, cui ne sono stati inflitti 18. La Corte, presieduta da Mario Lucio D'Andria, con Giancarlo De Cataldo giudice «a latere», ha ritenuto che Antonio Bocchino (condannato alla fine a un anno e mezzo) debba rispondere del solo reato di favoreggiamento, mentre Claudio Buffone, fratello di Antonio, assistito dagli avvocati Emilio Capoano e Cesare Gai, è stato scagionato da tutte le accuse. Ha riservato, dunque, non poche sorprese il processo d'appello di un caso giudiziario che sembrava chiuso. Zef Nikolli e il connazionale Marjan Fishta, rimasto gravemente ferito nell'agguato al bar «La Palma» in via Gattinara, erano da tempo nel giro dello spaccio che aveva portato a uno scontro tra bande rivali per l'affermazione del predominio nella zona di Montespaccato. La svolta è dipesa dalle spontanee dichiarazioni di Puddu che, alla prima udienza del processo d'appello ha sostenuto di aver dovuto difendere Antonio Buffone da un'aggressione dei due albanesi di cui uno, armato di pistola, aveva ferito lo stesso Buffone. Puddu aveva anche indicato dove era l'arma da lui stesso usata per sparare. Buffone confermò quelle dichiarazioni.

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