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Senza autorizzazione niente riproduzioni

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Illimite del 15% non si applica se le opere presenti nella biblioteca universitaria sono rare e fuori dei cataloghi editoriali: in questo caso, le opere possono essere fotocopiate integralmente. Sono, invece, libere le fotocopie delle opere presenti nelle biblioteche universitarie effettuate per i «servizi di biblioteca», cioè per i servizi interni e non per quelli forniti agli utenti. Sono, quindi, da considerare libere le fotocopie che vengono messe a disposizione del pubblico per evitare il deterioramento degli originali. Supporti magnetici Come ci si deve comportare nel caso si memorizzassero alcuni testi, in particolare quelli più richiesti dagli studenti, su supporti magnetici (anche a mezzo scanner) per la successiva stampa che i singoli interessati, sempre nel rispetto del limite del 15%? La legge sul diritto d'autore non consente la riproduzione digitale (ad es. da supporto cartaceo a file digitale, ottenuta mediante scannerizzazione) che deve essere sempre autorizzata dall'editore. Anche la successiva riproduzione da file a carta non è consentita. Se gli operatori aggirassero i divieti scannerizzando i testi ed inviandoli ai clienti tramite posta elettronica, essendodosi di operazione non consentita dalla legge sul diritto d'autore, farebbe un'azione vietata, e sanzionata in via penale, amministrativa e civile, a meno che non sia specificamente autorizzata dagli aventi diritto. Anche scaricare da Internet i testi da cui trarre poi le fotocopie è vietato: l'attività deve essere espressamente autorizzata dagli aventi diritto. Dispense universitarie Per le dispense che contengono appunti di lezioni proprie dei docenti non ci sono particolari problemi, mentre problemi si pongono per quelle dispense che contengono parti di testi vari del docente stesso e/o di altri docenti riuniti insieme. La realizzazione e la conservazione di questo tipo di dispense presso le copisterie non possono ritenersi legittime poiché non sono realizzate «ad uso personale». L'attività di riproduzione di parti di opere di autori diversi in una dispensa deve essere - pertanto - autorizzata dagli aventi diritto.

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