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Al Pantheon fiaccolata delle imprese romane

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Mercoledì18 aprile alle 8 di sera piazza della Rotonda, al Pantheon, si illuminerà della luce delle fiaccole che saranno distribuite ai partecipanti per la prima manifestazione unitaria a Roma, organizzata dalla Federlazio. L'obiettivo è denunciare il grave stato di crisi delle piccole e medie imprese, ma soprattutto ricordare tutti gli imprenditori e i lavoratori che si sono tolti la vita a causa della difficile situazione economica. Venti le associazioni imprenditoriali e i sindacati della Capitale che hanno aderito all'iniziativa della Federlazio per un numero, si prevede, di partecipanti, che potrebbe superare le 400 unità. La manifestazione, annunciata lo scorso mese di gennaio dal presidente della Federlazio Maurizio Flammini, è stata presentata ieri in Camera di Commercio. Il nome scelto, «Silenziosamente», la dice lunga sulla modalità di svolgimento. Nessuno prenderà un microfono per parlare, il silenzio farà appunto da cornice a quella che vuole essere una manifestazione che non ha bisogno di tante spiegazioni. Così come non si camminerà per le vie del centro, né si raggiungeranno altri luoghi. Si comincia e si finisce al Pantheon. «Vogliamo ricordare, in silenzio, gli imprenditori che non ce l'hanno fatto a far fronte alla crisi di questi anni», spiega Maurizio Flammini, presidente della Federlazio. Dieci, in tutto il Lazio, secondo la Uil di Roma e Lazio, quelli che si sono tolti la vita dall'inizio della crisi. Gli interlocutori primari sono il Governo e le istituzioni locali. Passata la manifestazione sarà infatti presentato un documento unitario a firma sia delle associazioni degli imprenditori che dei sindacati, per chiedere al governo e alle amministrazioni locali misure che aiutino lo sviluppo e che sblocchino prima di tutto i pagamenti della pubblica amministrazione alle imprese. «L'imprenditore non può aspettare sei mesi, un anno di tempo per vedersi pagare quanto dovuto – chiosa Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di Commercio di Roma – il Governo deve come prima cosa pagare i debiti verso i propri fornitori. Questi continui ritardi non sono più sopportabili per le imprese, specie se piccole». E proprio l'amministrazione Alemanno ha risposto, seppur indirettamente, a questo appello. Partirà infatti dalla Capitale, attraverso una direttiva comunitaria, la sperimentazione per accelerare il pagamento della pubblica amministrazione alle piccole e medie imprese. Damiana Verucci

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