Restauri urgenti. Si paga il biglietto
Ecioè lo stato di salute dell'Anfiteatro Flavio, monumento tra i più famosi al mondo, al cui capezzale da tempo ormai s'affannano gli esperti monitorando i continui cedimenti, le aggressioni degli agenti atmosferici, dello smog e del traffico di auto che lo cingono d'assedio. Il malato cronico ha riportato ferite pure dalle nevicate di febbraio. Non solo lui ma anche altri monumenti del Foro Romano e del Palatino. Ecco perché durante la XIV Settimana dei beni Culturali l'ingresso al circuito del Colosseo, Foro Romano e Palatino rimarrà a pagamento: gli introiti saranno destinati ad uno intervento di manutenzione straordinaria dell'area archeologica. La decisione del Mibac s'è resa necessaria perché i danni ammontano «complessivamente ad 1 milione di euro, circa 100 mila dei quali per il Colosseo» ha fatto sapere il segretario generale Antonia Pasqua Recchia. I lavori previsti con questo intervento straordinario, ha precisato Recchia, riguardano in particolare una parte della seconda arcata di anelli del Colosseo (zona «attualmente chiusa al pubblico») e poi la Domus Traiana al Palatino (la terrazza sta franando e necessita di consolidamento), la Magna Mater, sempre al Palatino (consolidamento urgente tanto che sono già stati stanziati 54 mila euro) e il Chiostro di Santa Maria Nova ai Fori Romani. Nella zona dei Fori è prevista inoltre una ripulitura «di tutte le alberature cadute con le nevicate». Questi interventi d'urgenza non c'entrano nulla con gli altri restauri previsti per il Colosseo e finanziati da Diego Della Valle. Lavori, questi, che dovrebbero decollare a giorni. Lo ha confermato poco tempo fa, il sindaco Gianni Alemanno: «Ad aprile, probabilmente, partiranno i lavori per il Colosseo, a 73 anni dall'ultimo grande restauro del 1939». È un progetto pagato in toto da un privato. Alemanno s'è detto «orgoglioso che il Colosseo sia interamente restaurato senza un solo soldo dei cittadini». Ieri in piena bagarre i centurioni sgomberati dopo il secondo «Occupy Colosseo» malignavano che dietro l'improvvisa necessità del repulisti «c'è lo zampino di Della Valle». «Noi siamo solo l'inizio, Della Valle che finanzia il restauro del Colosseo vuole fare pulizia - hanno detto alcuni manifestanti - poi sgombereranno anche tutte le bancarelle e gli ambulanti. Alla fine del restauro magari si inventano centurioni e gladiatori con griffati Tod's». Mala tempora currunt. Natalia Poggi