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«I consiglieri non si aumentano»

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Unparere votato certamente ma che non significa tuttavia che sono tutti d'accordo. A precisare ieri il deputato Pd nonché relatore proprio del secondo decreto di Roma Capitale, Marco Causi. «Il numero dei consiglieri comunali a Roma è fissato dalla legge in 48 unità, come nelle altre grandi città, e non è certo il caso di aumentarli, né a Roma nè nelle altre grandi città». Si smorzano così (e di molto) gli entusiasmi sul tentativo del sindaco Alemanno di lasciare a 60 il numero dei consiglieri attraverso una revisione della Carta delle autonomie in discussione al Senato. «Già in bicamerale, durante le discussione sul decreto Roma capitale, il Pd si è dichiarato contrario all'aumento del numero dei consiglieri comunali - incalza ancora l'ex assessore al Bilancio della giunta Veltroni - si tratta di un argomento che appassiona soltanto un ristretto segmento di ceto politico, e che non parla dei problemi veri della città, come ad esempio il finanziamento dei cantieri delle metropolitane. Porre adesso il problema in sede di riforma della Carta delle autonomie è possibile, ma assolutamente non opportuno, sia per Roma che per le altre grandi città. La posizione contraria del Pd - conclude Causi - non potrà certo cambiare. E voglio ricordare che questa posizione è stata espressa dagli organismi dirigenti del partito e del gruppo consiliare, oltre che del gruppo parlamentare in bicamerale. Se singoli esponenti del Pd la pensano diversamente, sia chiaro che parlano a mero titolo personale». Più chiaro di così... S.N.

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