Cambiano, dopo dodici anni, le regole per gli artisti di strada.
Protestepoco comprensibili, visto che il nuovo regolamento rappresenta un punto di riferimento preciso anche per loro, con l'istituzione di un registro che li tutela e ne garantisce i diritti, imponendo però precisi doveri. Non solo. La delibera promossa dall'assessore Dino Gasperini prevedeva nel salotto buono della capitale 25 postazioni «virtuali» in 13 piazze. Ma un emendamento Udc ha fatto salire a 16 le aree «liberalizzate», aggiungendo piazza della Maddalena, San Lorenzo in Lucina e San Silvestro, appena riconsegnata con un nuovo look ai romani. E non è stato accolto il «veto» all'istituzione di postazioni in piazza di Pietra e piazza di Spagna, che erano ufficialmente off limits per gli artisti grazie a una delibera del I Municipio (la n. 6 del 2005). «Monitoreremo con grande attenzione l'applicazione delle regole», assicura Gasperini. Tra le novità, il divieto di suonare con strumenti a percussione o con attrezzature che comportino disturbo alla quiete pubblica come trombe, sassofoni, piatti e comunque senza impianti di amplificazione, anche per evitare l'occupazione di suolo pubblico. Le esibizioni saranno limitate nelle postazioni virtuali indicate e per un tempo massimo di due ore in totale nell'arco delle due fasce orarie, anche se ci sarà un'alternanza di artisti. «Per la turnazione - prosegue Gasperini - è previsto un sistema informatizzato, una sorta di prenotazione che gli artisti devono comunicare almeno tre giorni prima dell'esibizione alla polizia municipale». In attesa che il sistema venga messo a punto (sarà necessaria una gara d'appalto) la «prenotazione» sarà cartacea. Vietati gli spettacoli in prossimità di luoghi di culto, scuole e ospedali, beni artistici e culturali e nelle vie di larghezza inferiore ai 5 metri. «In ogni caso - sottolinea Gasperini - la distanza minima dell'artista dai monumenti dovrà essere di almeno 10 metri». E chi viola le nuove regole? La multa minima passa da 80 a 100 euro, quella massima da 500 a 1000. «Grazie a due emendamenti della commissione cultura - spiega il presidente, Federico Mollicone- la delibera favorisce l'attività degli artisti di strada in parchi, ville storiche e giardini sulla base di una proposta di Italia Nostra». Un regolamento «sicuramente positivo» anche per il capogruppo dei Verdi al I Municipio Nathalie Naim che, però definisce un «peccato» la mancata approvazione degli emendamenti «che prevedevano la riduzione delle 6 postazioni in piazza del Popolo, delle 3 al Pincio e delle 2 a Campo de' Fiori». «È il primo passo - chiosa, invece, la presidente dell'associazione VivereTrastevere Dina Mascetti - per diventare una capitale europea».