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Chiude Enzo, il salumiere di De Sica

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Nonce la faccio più a pagare l'affitto, aumentato quattro volte negli ultimi anni. Ormai, non c'è più posto per la tradizione. Manca il ricambio generazionale di giovani in gamba, a cui affidare anni di esperienza, in giro non ce ne sono. E i miei figli li ho fatti studiare». Chiude i battenti la storica salumeria di San Saba in Piazza Bernini; per tutti i romani «Enzo», vero punto di riferimento della zona. Lui, Enzo Spuntarelli, proprietario di quel vecchio bugigattolo dove per anni hanno fatto la spesa volti noti e gente comune, serve sommessamente tutti i clienti affezionati che continuano a chiedergli il mitico panino imbottito a un euro e i detersivi più introvabili. Sì, perché da Enzo trovi di tutto: oggettistica, profumi, riviste d'epoca, libri, dizionari di tutte le lingue, figurine, saponette, misti a salumi, biscotti e quant'altro. Una bottega d'altri tempi che ad entrarci fa un certo effetto. Stracolma anche di ogni cimelio, che Enzo conserva gelosamente. Ci mostra le foto dell'acquisto del locale, uscite su un quotidiano del 1938. «La bottega è stata aperta nel 1902», racconta. «Da Manfredi a De Sica, di qui sono passati anche tanti attori e cantanti. Pure politici, fra cui Renata Polverini, anche se da quando è diventata Presidentessa l'ho vista meno». E poi ci mostra una copia del quotidiano Il Tempo del 1945, quando gli anglo-americani entrarono a Roma. Prima dell'estate Enzo sbaraccherà tutto. Resterò comunque in zona, abitando qui vicino, ma ormai ho deciso». E, per smaltire l'invenduto, ha affisso all'ingresso vari cartelli, com'è nel suo stile. Uno recita così: «A chi me spenne 10 euri riceverà un'agendina del 1969. Rara!!!».

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