Pdl romano al voto il 12 e il 13 maggio
Oalmeno così sembrerebbe. Le date per lo svolgimento dei congressi Pdl di Roma e delle province del Lazio non sono state annunciate ufficialmente ma pubblicate, sic et sempliciter, sul sito del Pdl. Si parte con Roma il 12 e il 13 maggio. Il resto delle province, e dunque anche quella di Roma, il 26 e il 27 maggio. Le candidature alla segreteria vanno presentate sette giorni prima. Curiosa scelta, quella delle date. Il 6 e il 7 maggio si vota in diversi, e importanti, comuni del Lazio. E si tratta del fine settimana in cui dovranno essere presentate le candidature per la guida del Pdl nella Capitale. Ad oggi ufficiosamente sono due, quella dell'uscente Gianni Sammarco e quella del presidente di Sviluppo Lazio, Massimiliano Maselli. La situazione, a riguardo, è ancora in piena impasse. La "cordata" che sostiene Maselli, composta da Franco Frattini, Mario Baccini, Stefano De Lillo e il gruppo di Laboratorio Roma con a capo l'assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma, è decisa ad andare al confronto diretto. Ma se al momento è escluso ogni tipo di accordo che porti a una soluzione unitaria sulla segreteria romana, soluzione fortemente caldeggiata dal sindaco Alemanno, la trattativa procede a oltranza per le province. Roma, Latina, Viterbo e Frosinone. Una partita affatto secondaria e che, non a caso, si svolgerà due settimane dopo il congresso capitolino. Se i giochi su Roma sono marginalmente aperti, sul resto della regione non si accettano ulteriori sorprese. Il «caso Birindelli» a Viterbo, insegna. Lo scontro feroce, finito in procura, tra l'assessore regionale all'Agricoltura e il presidente dell'omonima commissione, Battistoni, ha dietro di sé la scelta del coordinatore provinciale e cittadino. Altrimenti, perché non indire anche il congresso romano per fine maggio? Un mese di tempo per lo svolgimento delle elezioni piedielline è un battito di ciglia. Non solo per trovare un luogo adatto a far votare i circa 120 mila tesserati (almeno sulla carta) ma soprattutto per sciogliere il nodo, affatto secondario, dei congressi municipali. Di questi ultimi non se ne parla affatto. O meglio, forse se ne è parlato ieri sera in una riunione «top secret» di Alemanno con i vertici locali del partito proprio per mettere a punto la strategia congressuale. Un passo decisivo per il sindaco che deve puntare a un partito unito e compatto per le elezioni della prossima primavera. Una missione che, alla luce degli ultimi eventi, appare impossibile. O quasi.