CARACALLA Largo ai parchi agricoli nell'agro romano 5Vie preferenziali per l'edificazione a servizio delle imprese agricole, trasformare alcune aree parco in parchi agricoli e consentire laddove è possibile lo spostamento della cubatura
«La città è circondata dall'80% dei parchi del Lazio - dice David Granieri di Coldiretti Roma- si potrebbero trasformare le aree che non possiedono una valenza naturalistica in parchi agricoli. C'è poi il problema delle aree di compensazione - ha aggiunto - Un agricoltore che decide di spostare la cubatura non lo può fare perché lo strumento del Piano ambientale di miglioramento agricolo non è adeguato ai tempi e va aggiornato». Sul tema delle dismissioni dei beni Coldiretti immagina un regolamento comunale rispetto al quale tutto ciò che è a vocazione agricola deve essere restituito all'agricoltura. «Credo che non si debba più edificare nell'agro romano - ha commentato l'assessore all' Ambiente Marco Visconti - Ma si deve consentire agli agricoltori di rimettere in sesto quello che hanno. Roma è la capitale più verde d'Europa e tale deve rimanere».