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Le accuse di Antinori e la difesa dell'ospedale In arrivo querele

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«Ildirettore del San Filippo ha dichiarato che io ho detto falsità - spiega - ma invece è lui che ha diffamato me». Le accuse di Antinori sono pesanti ma, assicura lui, documentate. Intanto, spiega, «il centro per la procreazione del S. Filippo non è autorizzato a fare il secondo e il terzo livello di inseminazione. Poi, per anni, si sono serviti di una clinica privata all'Eur, dove portavano gli ovuli e li "lavoravano" per riportarli in seguito in ospedale. Una partica - sottolinea il professore - non permessa dalla legge, perché la lavorazione deve avvenire dove viene fatto il prelievo». E ancora: «Dicono di ottenere il 30% di gravidanze con gli embrioni, quando la media è del 25%. Fanno tra i 100 e i 130 cicli all'anno e invece lo standard internazionale stabilisce che, per acquisire la necessaria esperienza, bisogna farne più di 350. Infine - conclude Antinori - ci vuole un biologo che controlli almeno una volta a settimana il livello di azoto, che è un gas lento ad evaporare e, quindi, l'omissione potrebbe essere stata superiore ai due giorni. Per questo ho chiesto la chiusura del centro del San Filippo». Il direttore sanitario del San Filippo Neri, Sommella, rispedisce al mittente le affermazioni di Antinori: «Abbiamo una convenzione con lo European Hospital per un biologo specializzato. Dall'ospedale non è mai uscito materiale biologico. Per quanto riguarda le autorizzazioni, a nessun centro sono mai state date dalla Regione, come testimonia l'Istituto superiore di sanità. Noi lavoriamo seguendo protocolli e linee guida internazionali e nazionali». Sommella poi contesta ad Antonori che «nessuna legge prescrive la necessità di un biologo che controlli una volta a settimana. Anche il buon senso suggerisce: il controllo è effettuato 24 ore su 24 dall'allarme remoto. La legge non prevede neppure un minimo di 350 cicli l'anno: non esiste un numero minimo. I centri sono monitorati dall'Iss: se ci fosse stato qualcosa d'irregolare ce lo avrebbero segnalato. Come fa Antinori a dire certe cose se non sa quale guasto abbiamo avuto? Non lo sappiamo neppure noi: aspettiamo la relazione della Air Liquide».

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