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Islamiche insultate e picchiate in strada

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È caccia al branco che mercoledì scorso avrebbe insultato e picchiate due giovani donne tunisine a Monterotondo, a nord di Roma, strappando a una il chador, il velo che lo copriva il capo. Un'aggressione che secondo i carabinieri non sarebbe nata per motivi razziali o religiosi, ma come una lite per ragioni banali degenerata poi in percosse e insulti razzisti. Secondo quanto ricostruito finora, mercoledì scorso nel tardo pomeriggio in via Buozzi, una zona della movida locale affollata di bar e chioschi, sarebbe scoppiata un'accesa discussione tra le due immigrate trentenni e un giovane italiano di 27 anni. Quest'ultimo al culmine della lite avrebbe preso a pugni la donna che indossava il chador, strappandoglielo dalla testa nella foga dell'aggressione. Nel farlo avrebbe pronunciato insulti razzisti. Individuato poche ore dopo dai carabinieri, è stato denunciato per lesioni personali, percosse e delitti contro i culti ammessi nella Repubblica. Il giovane ha poi ammesso le sue responsabilità e si è scusato. Le due donne, secondo quanto riferito, sono state medicate all'ospedale di Monterotondo e giudicate guaribili rispettivamente in 3 e 5 giorni.

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