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Via 60mila metri quadri di cartelloni

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E arriva il chip di riconoscimento Arriva il dispositivo elettronico per scovare gli impianti abusivi

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Èquesta l'intenzione del Campidoglio, annunciata dal presidente della commissione al commercio Ugo Cassone, che svela anche la tempistica di approvazione del piano regolatore degli impianti e dei mezzi pubblicitari: «Vogliamo inserirlo come propedeutico al bilancio entro il 15 aprile in modo da accelerare il più possibile l'iter». La grande novità sta nelle norme di attuazione al piano che la giunta capitolina vuole portare in aula, grazie ad un emendamento che sta preparando Cassone, attraverso le quali, una volta passato il piano regolatore, sarà possibile ridurre subito di circa il 27% i metri quadrati censiti di impianti pubblicitari, passando dagli attuali 220 a 162 mila. «Senza quelle norme di attuazione - spiega il presidente della commissione capitolina al commercio - dovremo aspettare i piani di localizzazione con i quali si stabilisce, Municipio per Municipio, il limite massimo di impianti pubblicitari consentito. Un lavoro piuttosto lungo e complesso». Se la mossa delle norme di attuazione dovesse riuscire, si procederebbe a eliminare per primi i titoli autorizzativi cosiddetti «senza scheda» «concessi in passato senza un vero e proprio controllo - continua Cassone - Controllo che, invece, con questo piano regolatore sarà da oggi in poi, possibile». Le novità non finiscono qui. Il nuovo piano prevede anche una banca dati pubblica sugli impianti approvati ed esistenti e un controllo elettronico del cartellone pubblicitario attraverso un semplice dispositivo che ogni ditta, alla quale verrà data la concessione, dovrà mettere a sue spese. Con questo dispositivo si potrà anche effettuare un controllo immediato sulla regolarità dell'impianto. Cassone ricorda poi che il Piano suddivide in due macro aree il territorio cittadino: 82 mila ettari di territorio non urbanizzato, come parchi, arenili e aree archeologiche, dove non sarà possibile l'installazione di impianti e 47 mila ettari di territorio urbanizzato dove sarà possibile installare impianti che sono rigorosamente disciplinati. Le caratteristiche degli impianti consentiti vedono sette tipologie di impianti ammessi rispetto alle 27 attuali. Gli impianti 4x3 saranno permessi solo fuori l'anello ferroviario. Saranno inoltre esclusi materiali scadenti come vetroresina e ci sarà l'obbligo di utilizzare materiali ecocompatibili.

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