Tevere, trovato cadavere di un bimbo
Il corpo di un bambino è stato trovato nel Tevere nella zona di Fiumicino (Roma) poco dopo le 15. Sul posto è intervenuta la polizia e gli agenti della squadra fluviale dopo una segnalazione dal Circolo Nautico Tre Nodi. Non è escluso che si possa trattare del bimbo gettato nel fiume dal papà la mattina del 4 febbraio scorso, ma il cadavere non è ancora stato identificato. Verrà effettuato il test del Dna per accertare se il corpicino trovato nel pomeriggio é effettivamente del piccolo Claudio. Secondo quanto si é appreso, il cadavere é in avanzato stato di decomposizione e anche degli abiti rimane ben poco. Presumibilmente si tratta di un bimbo di circa un anno. I primi ad avvistare il corpo del bimbo al molo del Circolo 3 Nodi di Fiumicino sono stati due ragazzi romani che rientravano dopo essere usciti in barca a pescare. «Verso le 14.30 - spiega Giuseppe Rinaldi del circolo - due ragazzi romani, nipoti di un nostro cliente, che stavano rientrando in barca dopo una battuta di pesca, mentre attraccavano, hanno visto questo corpo incastrato nella testa del molo. Ben visibile, nel loro racconto, era in particolare il braccio. Subito hanno chiamato un nostro collaboratore del Circolo che a sua volta ha visto il corpo ed è tornato visibilmente scioccato: per poco non è svenuto. Subito abbiamo chiamato la polizia». LA DISPERAZIONE DELLA MAMMA «Rivoglio mio figlio». Sono le uniche parole, ripetute incessantemente, dalla mamma del piccolo Claudio, il bimbo di 16 mesi gettato dal padre nel Tevere, il cui cadavere potrebbe essere quello ritrovato oggi a Fiumicino. A riferire le parole sono gli stessi familiari della giovane. La notizia del possibile ritrovamento le è stata data dalla psicologa che la segue costantemente. La donna si trova assieme ai suoi familiari in un antico comprensorio nella zona di Trastevere. Dopodomani, 31 marzo, sarà celebrata nella chiesa di S.Giuseppe, a via della Lungara, una messa in ricordo del piccolo Claudio: lo annunciano alcuni volantini affissi nei pressi dell'abitazione della giovane, nei quali si legge una dedica: «E il Tevere, dolce, ti culla da vero padre».