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Alla Pisana il Pdl «sceglie» Battistoni

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Èquesto il nuovo scenario dello scontro tra l'assessore all'Agricoltura, Angela Birindelli e il presidente dell'omonima commissione alla Pisana, Francesco Battistoni. La prima risulta infatti indagata su esposto del secondo. Una vicenda dai contorni politici che si svolge sul campo di battaglia di Viterbo, luogo di orgine dei due che, ricordiamo, appartengono al Pdl e all'area di riferimento di Antonio Tajani. Al centro dello scontro il coordinamento di Viterbo che l'attuale sindaco, Giulio Marini, vicino alla Birindelli, vorrebbe per sé. Un passaggio affatto gradito a Battistoni, già assessore con la Polverini e tornato dalla giunta al Consiglio proprio per fare "posto" alla Birindelli. Ma se questa è storia ormai nota, il comunicato stampa di otto consiglieri Pdl la dice lunga su come potrebbe evolversi la vicenda e portare forse a un rimpasto di giunta subito dopo Pasqua. «Esprimiamo solidarietà politica al Presidente della IV Commissione, Francesco Battistoni, recentemente oggetto di presunta estorsione e dossieraggio. Comprendiamo il particolare momento di amarezza che il collega e amico sta attraversando, gli manifestiamo tutta la nostra vicinanza». Questo è quanto hanno dichiarato il Vice Capogruppo Pdl alla Regione Lazio, Carlo De Romanis, insieme ai consiglieri Pdl Bernaudo, Cappellaro, Cetrone, Del Balzo, Irmici, Miele e Nobili. Un messaggio chiaro e forte. La maggior parte dei consiglieri Pdl (di riferimeno sempre alla corrente Tajani) fa scudo intorno al presidente della commissione. Dal punto di vista squisitamente politico si tratta di una vera e propria dichiarazione di guerra. Questo può far venir meno il rapporto di fiducia tra consiglio e giunta e dunque il rischio che le prossime proposte di legge dell'assessore Birindelli vengano bloccate in aula, come del resto già accaduto. A questo punto si attende la data di discussione della mozione di sfiducia della Birindelli proposta dall'Idv, che dovrà fissare il presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese. Probabile a questo punto che i consiglieri Pdl si astengano dal voto. Segnando a questo punto una doppietta: fuori la Birindelli e supremazia dell'assemblea regionale nella scelta della squadra di governo del Lazio. A questo punto è però facile immaginare che la Polverini decida prima. Pur trattandosi di un affare di partito, anzi di una corrente, il rischio di indebolire la giunta sarebbe troppo alto. E chissà se la governatrice, approfittando del «caso Birindelli» non decida poi di cogliere la palla al balzo per un rimpasto più ampio? Sus. Nov.

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