Otto ore di attesa per essere visitati al pronto soccorso
Ieriil pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe di Albano si presentava come uno stabulario, un girone infernale con file di barelle per i corridoi e decine di persone in attesa da ore di essere visitate. Le persone in barella, sostano giorni e giorni, in attesa di un posto letto che spesso non si riesce a trovare. Dalle sei alle otto ore è il minimo d'attesa per essere medicati. Annamaria ha avuto un incidente stradale intorno alle 8 ed è stata portata con l'ambulanza al San Giuseppe. Dalle 9 è rimasta in attesa con un collare fino a oltre le 14.30. Ennio, in carrozzina è rassegnato ad attendere altre ore in corridoio: «Ormai non so più da quanto tempo aspetto - dice – il personale medico si fa in quattro ma il problema è proprio che mancano i medici e l'ospedale è colmo». Riccardo, per controllare il gesso alla gamba, ha atteso oltre sei ore. Filomena, stessa storia, più di sei ore d'attesa. La Asl RmH ha comunicato alla Regione che nei prossimi giorni dovranno essere «riorganizzati i servizi» alla luce della cessazione di due contratti ex articolo 15 septies (a tempo determinato per funzioni di «particolare rilevanza e di interesse strategico»). Il primo soccorso di Albano, ormai, conta circa 35 mila accessi l'anno. Il personale lavora 38 ore settimanali. Due unità in meno ai pronto soccorso già sotto organico significa decretare lo sfacelo. A Velletri ci sono nove unità e dal 1 aprile saranno in otto a causa della cessazione del contratto di un medico. Dal mese di novembre saranno in sette. Al pronto soccorso di Albano ci sono 13 unità. Dal primo aprile saranno in undici. E da novembre in dieci. Pertanto le misure che l'azienda sanitaria locale dovrà necessariamente prendere, salvo che la Regione non reintegri qualcuno, saranno drastiche: si dovrà spostare almeno un medico da Albano a Velletri per avere un organico di nove medici più un direttore a Velletri e dieci più un direttore ad Albano. La situazione si aggraverà quando scadranno altri 3 contratti al pronto soccorso di Frascati. Per quanto riguarda, invece, ostetricia e ginecologia si prospetta l'idea di accorpare le strutture di Marino e Genzano allo scopo di recuperare risorse per Anzio che ad agosto si ridurranno dalle otto alle sei unità. Chiara Rai