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Il Lazio si contraddistingue per la presenza di tre importanti realtà ad elevato contenuto tecnologico: il polo farmaceutico del Lazio, il polo ICT romano e il polo aeronautico romano.

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Atrainare la performance regionale è stato in primis il polo dell'aeronautica (+71,1%), seguito dall'ICT (+12,8%) e dalla farmaceutica (+9,8%). È quanto si evince da un'analisi del Servizio studi e ricerche di Intesa San Paolo intitolata «Monitor dei Poli Tecnologici del Lazio».«L'analisi per sbocco commerciale conferma la rilevanza dei mercati avanzati come mete privilegiate dei flussi commerciali dei poli laziali. L'export su questi mercati è cresciuto del 15%, sostenuto in particolare dagli ottimi risultati dei primi tre mercati di sbocco: Francia (+29,1%), Giappone (+40,8%) e Germania (+39,4). Soffrono invece le vendite sui mercati statunitense e belga. È cresciuto a doppia cifra anche l'export verso i mercati emergenti, il cui peso resta ancora contenuto (circa il 27%), trainato in particolare dalle vendite verso il Kazakistan del polo aeronautico. Bene anche Polonia, Russia e Turchia. Oltre alle realtà ad elevato contenuto tecnologico, nel Lazio si trova il distretto delle ceramica di Civita Castellana, unico distretto tradizionale monitorato da Intesa Sanpaolo nella regione. Il distretto ha chiuso il 2011 con un valore di esportazioni pari a 79,8 milioni di euro, in lieve calo rispetto al 2010 (-2,9%).I segnali positivi registrati in Australia (+67,4%), Russia (+25,7%), Stati Uniti (+20,3%) non sono stati sufficienti a compensare le deboli performance sui primi tre sbocchi commerciali dell'area. Nonostante il buon andamento dell'export regionale dall'analisi dei dati di cassa integrazione guadagni emerge un quadro ancora fragile per le imprese dei poli laziali.

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