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Benzina alle stelle. Ecco i distributori dove si risparmia

Il prezzo della benzina in un distributore nel maggio 2011

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Con il prezzo della benzina che tocca il massimo storico, le pompe bianche, o meglio i distributori indipendenti, diventano la vera alternativa per fare un pieno senza svuotare del tutto il portafogli. Ancora troppo pochi in Italia, non arrivano al numero di 15 a Roma e Provincia e raggiungono le 35 unità in tutto il Lazio. Hanno nomi come Ewa, Fullmaster, Senza Insegna, Fiamma. Vale la pena fare qualche chilometro in più per raggiungerli visto che grazie a loro è possibile risparmiare fino a 10 centesimi per ogni litro di carburante, che all'anno significa spendere anche 200 euro in meno, e tradotto per un pieno di benzina vuol dire risparmiare 4-5 euro ogni volta. Cifre non di poco conto. La Federconsumatori ha stimato e reso noto proprio ieri che rispetto a marzo dello scorso anno gli aumenti della benzina pesano, in media, 516 euro l'anno ad automobilista. Dal primo gennaio 2011 al 23 marzo 2012 la benzina super è aumentata di 43 centesimi al litro, solo dal primo gennaio 2012 ad oggi 19 centesimi al litro. Aumenti che hanno significato una sensibile diminuzione alle pompe tradizionali dei pieni, sempre meno richiesti. A differenza di quanto accade presso le pompe «no logo», dove le file aumentano di giorno in giorno. Ne è esempio, per citarne soltanto uno. il distributore Ewa di via della Pineta Sacchetti, che ieri riportava il prezzo di 1,829 euro a litro per la super e 1.725 per il gasolio, contro la media di 1,874 e 1,780, ma in alcuni distributori si supera ormai solo per la super 1,9. Un risparmio, quindi, che ieri si attestava sui 45 centesimi. Prima questo distributore era di una grande compagnia petrolifera ma poi è stato acquistato da una «sconosciuta». E da quel momento le vendite vanno benissimo, sono andate in crescendo e ancora meglio da quando la benzina è aumentata. L'addetto alla pompa conferma: «Da quando la benzina ha superato quota 1,8 gli automobilisti qui sono raddoppiati, anche se sono diminuiti quelli che mi chiedono di fare il pieno. Piuttosto si spendono 10 o 20 euro». Alle sei di sera c'erano cinque macchine in coda ad attendere il loro turno. Roberto, alla guida di una Panda conferma: «Il pieno lo faccio al massimo una volta o due al mese. Vengo da piazzale degli Eroi per fare benzina qui, perché ho calcolato che a fine mese risparmio 20 euro. Sembrano pochi ma per chi come me guadagna mille euro e ha famiglia, alla fine dell'anno fanno la differenza». Dello stesso parere Maria Vittoria, una ragazza che aspetta il proprio turno: «Prima non ci facevo tanto caso al prezzo della benzina e andavo dove capitava. Adesso non posso più permettere di fare così. Con questi aumenti spendo almeno 100 euro al mese, se invece sto attenta la spesa scende a 70, 80 euro». «Io son costretto a prendere la macchina per lavoro, altrimenti ne farei volentieri a meno. Ma proprio per questo scelgo con attenzione dove fare rifornimento», dice sconsolato Antonio, agente di commercio, in attesa di fare benzina all'Outlet di Castel Romano, dove la fila c'è praticamente ogni giorno. Qui funziona il self service e il prezzo della super è stato in media negli ultimi tre giorni di 1,840. Come all'Auchan di Parco Leonardo dove è oscillato tra 1,840 e 1,850. Ma come è possibile praticare simili prezzi? I distributori cosiddetti bianchi, privi di logo, non sono legati alle compagnie petrolifere. Possono così offrire lo stesso prodotto a un costo inferiore, perché i loro rifornimenti avvengono direttamente ai depositi e alle raffinerie dove il prezzo al litro viene venduto dai 12 ai 15 centesimi in meno. I titolari di questi distributori ammettono che tolto il margine di spese e di guadagno, riescono ad offrire un prodotto a minor costo.

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