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Afghanistan, oggi i funerali del sergente

La disperazione dei parenti del sergente Michele Silvestri morto in Afghanistan

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E' tornata stamattina in Italia, all'aeroporto di Ciampino, la salma del sergente Michele Silvestri, 33 anni, di Monte di Procida, provincia di Napoli, ucciso l'altro ieri in Afghanistan nella base dell'Esercito italiano da un attacco talebano scatenato in due riprese a colpi di mortaio. Alle 18 i funerali di Stato nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Le esequie private domani alle 10.30 a Monte di Procida nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio. Il padre del sergente ha accusato un malore. Accompagnato in ospedale è stato dimesso ieri pomeriggio. Il dolore dei familiari del sergente ucciso Profondo clima di commozione all'aeroporto di Ciampino per l'arrivo della salma del sergente Michele Silvestri. Il feretro, avvolto nel tricolore, è stato fatto scendere dal C130 portato a braccia da sei commilitoni del 21esimo Genio guastatori di Caserta. Il silenzio è stato rotto solo dal pianto straziante della mamma, della moglie e degli altri familiari del militare ucciso sabato in Afghanistan. L'ordinario militare arcivescovo Vincenzo Pelvi ha impartito la benedizione che ha preceduto l'omaggio del ministro della Difesa Di Paola, che ha sostato in silenzio davanti alla bara, poggiandovi le due mani. Subito dopo sono state eseguite le note del "silenzio" e resi gli onori militari dal picchetto d'onore del 21esimo Genio guastatori e da un picchetto interforze. Quindi tutti i familiari, sorretti da personale dell'esercito, hanno seguito il feretro nel mesto percorso verso il carro funebre; qui i parenti si sono abbandonati al dolore, con pianti strazianti. Il mezzo funebre ha lasciato lo scalo di Ciampino diretto all'Istituto di Medicina legale di Roma per gli esami autoptici. Fuori pericolo di vita la soldatessa ferita Restano gravi, invece, le condizioni di Monica Contraffatto, 31 anni di Gela, primo caporal maggiore del Reggimento Bersaglieri di Cosenza (seconda missione in Afghanistan). La soldatessa, operata per un'emorragia interna, non è più in pericolo di vita e verrà trasferita in Germania nell'ospedale americano di Ramstein. Sciolta la prognosi per gli altri militari, Nicola Storniolo di Nicotera e Salvatore De Luca di Cosenza.

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