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Compra il pub e gli tolgono i tavolini fuori

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G.S.ha coronato il suo sogno di gestire un piccolo pub in centro storico circa sei mesi fa. Ha fatto regolare domanda in Municipio per la voltura del titolo di osp non chiedendo altro che il «vecchio» spazio concesso, ha pagato regolarmente il canone annuo, e solo dopo tre mesi si è visto recapitare un foglio da parte degli uffici municipali, che lo avvisava che quel titolo non gli spettava più. «Mi hanno detto che su questa strada sarebbero stati fatti i piani di massima occupabilità, e quindi la vecchia concessione, nel frattempo scaduta, non poteva essere rinnovata. Arrivederci e grazie. Ma intanto io ho assunto del personale, ho investito su quell'ccupazione e senza tavolini all'aperto non posso andare avanti visto che lo spazio interno del locale è angusto». Così G.S. ha fatto ricorso e spera ora in una sospensiva, intanto ha messo un paio di tavolini fuori, multati già almeno tre volte dai vigili urbani. «Mi chiedo perché mi hanno fatto aspettare tutto questo tempo per dirmi che non avevo più diritto all'occupazione, se lo avessi saputo prima non avrei certo acquistato questo locale». Il suo non è un caso isolato, sta succedendo anche a Campo de' Fiori. Qui sono almeno già due gli imprenditori subentrati nella gestione di locali che hanno chiesto la voltura della osp e scoperto che dovranno ridurre lo spazio esterno di oltre la metà, visto che per questa piazza è già in vigore il piano di massima occupabilità. «Quando sono andato in Municipio a chiedere la voltura – racconta uno dei due imprenditori che preferisce restare anonimo – nessuno mi ha informato dell'esistenza di questi piani. L'ho appreso dai giornali». Dam. Ver.

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