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Travolto e ucciso dal bus L'autista: non l'ho colpito

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Era fuggito dall'Etiopia su una delle carrette del mare, ha trovato la morte a Roma, investito in via Morgagni all'altezza di viale Regina Margherita. Oltre a essere una tragica beffa è anche un mistero la morte di Tadesse Elfneh, 41 anni, nato ad Addis Abeba, senza fissa dimora, sulla carta residente nel centro Caritas di via degli Astalli, in Centro. L'altra notte, intorno alle 4,30 il bus notturno della linea 10 l'avrebbe travolto e ucciso mentre percorreva la corsia riservata anche ai tram. Ma il conducente riferisce di non aver sentito il rumore dell'urto né avvertito alcun colpo. Una spiegazione che non gli ha evitato l'accusa di omicidio colposo. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale del XIX gruppo, la polizia e la scientifica. Agli investigatori che lo aspettavano al capolinea all'Ostiense, a piazzale dei Partigiani, il dipendente Atac ha detto che lui non si è accorto di niente. È stato sottoposto ai test antidroga e antialcol ed è risultato negativo. Gli investigatori sperano che le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza installate nella zona possano rivelare la dinamica dei fatti e forse altri clamorosi indizi. Infatti, alcuni testimoni, un tassista che era presente al momento della tragedia, avrebbero visto l'africano sdraiato a terra accanto ai binari. Era ubriaco?O era stato ferito da un'altra autovettura che poi è scappata? Sul posto la Municipale non avrebbe trovato i frammenti di altre auto compatibili con la congettura dell'incidente con l'auto pirata. I vigili però hanno rilevato tracce biologiche e di sangue sotto la vettura Atac. Il corpo dell'etiope è stato ritrovato in pessime condizioni: un piede tranciato, il collo spezzato e tagli sulla schiena. La brutta storia è arrivata fino all'ambasciata dell'Etiopia, la cui sede peraltro è a poca distanza dal luogo dell'incidente. Non è risultato che la vittima avesse un'occupazione, fosse impegnata in altre attività, o avesse un domicilio diverso da quello Caritas. Pare invece che fosse agli atti come Tadesse Elfneh era giunto in Italia, nella Capitale: risalendo dal Corno d'Africa, arrivando in Libia dove aveva trovato un barcone sul quale tentare il viaggio della fortuna. Un sogno che Tadesse aveva voluto realizzare il giorno della partenza dal suo paese, che aveva cominciato a intravvedere mentre navigava sul Mediterraneo e che pensava di aver cominciato a costruire una volta giunto a Roma. L'ultima tragedia sulla strada si è verificata giovedì 9 in via Salaria. Una ciclista di 22 anni è morta dopo essere stata travolta da un'auto Smart guidata da una 32enne. L'impatto è stato assai violento. La vettura ha colpito la ragazza mentre attraversava il passaggio pedonale e ha trascinato la vittima per diversi metri. La guidatrice non è risultata positiva all'alcotest. Forse è passata col semaforo rosso. Lo stabiliranno gli accertamenti della polizia stradale di Passo Corese, in provincia di Rieti. Nel 2010 Roma ha registrato il 5 per cento dei morti con meno di vent'anni, valore che sale al 10 a confronto con le vittime nel territorio romano. Nel complesso, nel 2010 a Roma ci sono stati 182 i morti per incidenti stradali (291 in provincia), il 7% in meno rispetto al 2009. In ambito regionale invece le vittime sono state 450. Negli incidenti maggiormente coinvolte le auto: 35.704. Per quanto riguarda i pedoni vittime di incidenti, nel 2009 il record è andato a Roma con 65 decessi e 2.139 feriti, più del triplo di Milano, che si è fermata a venti morti.

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