Giancarlino dj interrogato su mazzette e licenze

Conosce le notti romane meglio di chiunque altro. Anzi. Per decenni è stato proprio lui a «creare» serate indimenticabili nella Capitale. E proprio questa sua «conoscenza» del territorio ha convinto gli investigatori di via In Selci a convocarlo in caserma. È Giancarlino Battafarano, il Giancarlino dj che ha animato e anima le notti della città eterna e che la sua passione l'ha anche trasformata in business diventando impreditore, gestendo da anni la discoteca Goa, a Ostiense, tra le più importanti di Roma. Giancarlino, che è tra i big della movida romana, è stato ascoltato mercoledì scorso per due ore e mezza dai carabinieri che hanno avuto la delega a indagare sulle presunte mazzette ai vigili urbani del centro storico. Al dj sarebbe stato chiesto se conosce alcuni dei personaggi che ruotano intorno all'inchiesta, i cui nomi sono stati pronunciati da commercianti e imprenditori. A Battafarano, 48 anni, anche vicepresidente di «Roma e la notte», sarebbero stati fatti nomi e cognomi per trovare riscontri sulle dichiarazioni di chi da mesi sta puntando il dito contro le divise e sta anche sostenendo che nel centro storico della Capitale ci sarebbe un mercato nero delle licenze per la somministrazione di alcolici. Un mercato che da anni sarebbe chiuso. Negli uffici di via In Selci stanno dunque continuando a sfilare persone informate sui fatti per cercare di verificare le sussistenza delle accuse avanzate, tra gli altri, dai fratelli Paolo e Silvio Bernabei, che con la loro denuncia hanno dato il via alle indagini della procura. E che nell'arco di poche settimana ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati di cinque vigili urbani per concussione e di un geometra per falso. Gli interrogatori andranno quindi avanti e non è escluso che a giorni si debba sedere davanti ai carabinieri, come persona informata sui fatti, anche il comandante della Polizia Roma Capitale Angelo Giuliani. È stato proprio lui, tra l'altro, a denunciare il furto di quattro hard disk e di due computer portatili dal circolo sportivo del Corpo pochi giorni dopo l'aperturta del fascicolo d'inchiesta: materiale informatico che conterrebbe molte sponsorizzazioni commerciali di privati. Mentre i carabinieri vanno avanti sul fronte delle presunte tangenti ai vigili, contemporaneamente la Guardia di Finanza sta indagando sul filone delle licenze, comprese quelle a punti. Nel mirino delle Fiamme Gialle per ora ci sarebbero una quindicina di concessioni che potrebbero essere state rilasciate illecitamente in centro storico.