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Alemanno vede Cerroni E Storace va all'attacco

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Èsempre più caos sui piano rifiuti, sorpattutto dopo l'aut aut del ministro Clini che dalla riunione del 22 marzo vuole una risposta definitiva. E le polemiche non potevano non investire, in pieno, il Campidoglio dove ieri sono state presentate mozioni e interrogazioni. Su Malagrotta, su Monti dell'Ortaccio, su Corcolle San Severino. Ma lo scontro più diretto è stato, forse non a caso, tra il sindaco Alemanno e il leader de La Destra e consigliere comunale, Francesco Storace. Quest'ultimo ha infatti presentato un'interrogazione, inizialmente firmata anche dal consigliere capitolino Pdl, Federico Rocca che l'ha poi ritirata, sull'incontro del sindaco Alemanno con il padròn di Malagrotta, Manlio Cerroni. «È un po' di tempo che Francesco Storace traduce la normale polemica politica in accuse volgari e infamanti nei miei confronti - ha dichiarato Alemanno - l'ultima, sull'incontro che ho avuto con l'imprenditore Manlio Cerroni, è oltretutto ridicola. Non è la prima, né sarà l'ultima volta che il sindaco di Roma si vede con l'imprenditore che, non certo per scelte di questa amministrazione, gestisce quasi tutto lo smaltimento dei rifiuti della Capitale. Sono incontri che servono semplicemente a monitorare una situazione che, come tutti sanno, rimane preoccupante. Il nesso che Storace cerca di stabilire fra questo incontro e la discarica di Monti dell'Ortaccio è doppiamente ridicolo perché, come è noto, io sono sempre stato contrario ad aprirvi un sito per la raccolta dei rifiuti. È veramente penoso cercare di pescare nel torbido pur di fare qualche dispetto a una Istituzione che sta fronteggiando emergenze che hanno radici lunghe e lontane nella storia politica della nostra città». La replica di Storace non si è fatta attendere: «È vero quanto ha detto Buonasorte, che aveva letto su un sito la notizia dell'incontro tra Alemanno e Cerroni e me ne aveva riferito. La reazione dura del sindaco è indicativa, nemmeno con la sinistra si è mai pronunciato in questa maniera. Non è volgare né infamante - incalza Storace - chiedere perché si incontra un imprenditore dei rifiuti, in questa fase, in una fondazione privata e non in Campidoglio. Di volgare e infamante c'e solo la spocchia di chi non pensa di dover rendere conto del suo operato. Sia meno presuntuoso, il sindaco di Roma. Anche perché se parlano altri, fanno danni grossi».

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