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Spogliata nel metrò dagli stupratori

In questo fermo immagine delle telecamere di sicurezza uno dei romeni si cala i pantaloni mentre l'altro tiene ferma la ragazza.

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Presa alle spalle dagli stupratori. Stesa a terra nel cuore della metro Eur Magliana, nella Capitale: le hanno sfilato i pantaloni, le mutandine, poi hanno tentato la violenza, sventata dai vigilantes che hanno visto l'aggressione dalle telecamere, in diretta. Scene di terrore, sul filo della notte, in una parte della città che si crede addormentata e che invece può diventare teatro di abusi, sventati dall'occhio vigile della sicurezza e stroncati dall'arrivo immediato di carabinieri e pattuglie dell'Esercito. È successo giovedì sera, alle 23, nel passaggio pedonale che collega la banchina della metro B alla strada. Lei, 28 anni, è una romena, adottata da una coppia di italiani e quindi con cittadinanza del Belpaese. I fermati sono due senza fissa dimora, incensurati, di 20 e 33 anni. Si direbbero due zingari. Quella sera erano brilli. Lei era reduce da una serata allegra, stava tornando a casa, in zona Roma nord. Gli aggressori hanno tentato di abbordarla. La ragazza ha reagito, arrivando anche a discutere coi due. Poi è accaduto il peggio. Approfittando del corridoio deserto e dell'assenza, a vista, di controlli si sono trasformati in violenti. I due hanno preso la giovane alle spalle. L'hanno sbattuta a terra. Si sono buttati su di lei. Prima le hanno sfilato i pantaloni, poi le mutandine. Le hanno tolto di dosso anche il giaccone. Mentre uno cercava di avere un rapporto sessuale, l'altro si è alzato ed è andato all'ingresso del tunnel per vedere se arrivava qualcuno. Accertatosi del campo libero, anche lui si è avvicinato. Si è sbottonato i pantaloni, li ha abbassati fin sotto le ginocchia chinandosi sulla ragazza. A quel punto, quando la violenza stava per consumarsi, sono arrivate le guardie giurate che prestano servizio alla stazione. A insospettirli erano state le immagini del tentativo di stupro apparse sui monitor nel posto di guardia, riprese dalla telecamere di sorveglianza installati dentro e fuori il presidio metropolitano. Sono arrivati in due, entrati nel tunnel dal lato opposto rispetto al punto in cui stava avvenendo lo stupro. Il romeno seminudo ha subito tirato su i jeans ricomponendosi. L'altro è rimasto a terra, ancora vestito. Accanto a lui la ragazza, brutalmente svestita. Pochi attimi dopo nel passaggio pedonale sono giunti anche i militari dell'Esercito e i carabinieri della stazione Villa Bonelli. Il terzo Patto per Roma sicura, infatti, fino alla mezzanotte prevede la presenza di tre militari e un carabiniere proveniente dalla Stazione territoriale la più vicina, in questo caso di Villa Bonelli. I due sono stati arrestati e condotti in caserma, accusati del reato di tentata violenza sessuale. La vittima li ha insultati, con loro ha parlato in romeno, cercando di farsi capire.

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